il caso

Caldaie e traffico, ecco perché Pescara è invasa dallo smog

Il direttore dell’Arta Damiani spiega i motivi dell’incremento delle polveri durante il blocco delle auto: "L’alta pressione favorisce la concentrazione dell’inquinamento, ma questa situazione non durerà"

PESCARA. «Le micropolveri continuano a far registrare valori elevati per due motivi: l’aumento del traffico e le condizioni atmosferiche che favoriscono l’incremento dell’inquinamento. Ci sono 18 città nelle stesse condizioni». Giovanni Damiani noto biologo abruzzese, nonché direttore tecnico dell’Arta, spiega così il fallimento della prima misura anti-smog adottata dal Comune nella settimana appena conclusa con il blocco della circolazione per le auto più vecchie. Pescara ha perso la prima battaglia contro l’inquinamento, perché le micropolveri nell’aria, anziché diminuire, sono addirittura aumentate.

«Sono due i fenomeni concomitanti che contribuiscono all’incremento delle micropolveri», fa presente Damiani, «il primo, è l’aumento del traffico causato dall’avvicinarsi delle festività natalizie, associato ai riscaldamenti accesi. Il secondo, è un’inversione termica, ossia gli strati atmosferici più freddi del suolo fanno da “coperta”. In pratica, ostacolano la diffusione verso l’alto e la diluizione delle emissioni inquinanti». «Queste sono le peggiori condizioni atmosferiche perché favoriscono lo smog», aggiunge il direttore tecnico dell’Arta, la stessa Agenzia regionale per l’ambiente che monitora con le centraline la qualità dell’aria, «ma questa situazione non durerà a lungo». Le piogge o un aumento del vento, infatti, spazzeranno via la concentrazione di micropolveri.

La prossima mossa del Comune per combattere l’inquinamento sarà la mini domenica ecologica organizzata per il 27 dicembre, in occasione di una manifestazione organizzata dall’Unicef. Per ulteriori misure si dovrà attendere l’anno prossimo. Il vice sindaco e assessore al traffico Enzo Del Vecchio aveva ipotizzato nei giorni scorsi le targhe alterne, da far scattare nei primi mesi dell’anno prossimo, se lo smog dovesse persistere ancora. Nella settimana che si è appena conclusa, i valori delle micropolveri, in gergo tecnico Pm10, sono schizzati alle stelle, nonostante i divieti di circolazione per le auto più vecchie in vigore da lunedì a venerdì scorsi. I dati delle centraline, anziché dei miglioramenti, hanno registrato addirittura un peggioramento. I valori di giovedì scorso, gli ultimi resi noti dall’Arta, sono tutti al di sopra dei limiti. Più precisamente, 58 microgrammi per metro cubo in piazza Grue, 55 nella zona del teatro D’Annunzio, 63 in via Firenze, contro il limite di 50 stabilito dalla legge per la sicurezza della popolazione. Intanto, le associazioni degli amanti delle due ruote sollecitano misure permanenti per combattere definitivamente l’inquinamento. La Fiab, in proposito, chiede agli enti locali iniziative per favorire un maggiore utilizzo delle biciclette.

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