Campagna elettorale sobria per chi si candida a sindaco

I partiti del centrosinistra fissano le regole per le primarie del 9 marzo Vietato spendere più di 10 mila euro in manifesti, 400 firme per partecipare

PESCARA. Chi vuole candidarsi a sindaco per il centrosinistra dovrà raccogliere almeno 400 firme. Poi, non potrà spendere più di 10mila euro per la campagna elettorale. Ecco cosa prevede il nuovo regolamento stilato dal centrosinistra per partecipare alle primarie, per la scelta del candidato sindaco, che si svolgeranno il prossimo 9 marzo. Il Regolamento non è ancora definitivo e quindi può essere soggetto a correzioni. Ecco, comunque, cosa prevede.

Domani la riunione. Il regolamento, che dovrebbe essere approvato domani pomeriggio nella riunione della coalizione in via Lungaterno, rappresenta un punto fermo per lo svolgimento delle primarie di coalizione. Primarie che non si sono mai svolte a Pescara per le elezioni amministrative. Il Pd e gli altri partiti del centrosinistra hanno deciso di avviare una consultazione popolare per coinvolgere la cittadinanza nella scelta del candidato sindaco. Un atto di trasparenza già sperimentato con successo l’anno scorso a Montesilvano.

Raccolta firme. Gli aspiranti candidati alla carica di sindaco del centrosinistra dovranno innanzitutto raccogliere almeno 400 firme per poter partecipare alla selezione popolare. Chi non raggiunge tale soglia, verrà escluso.

Possono essere candidati alle primarie per la carica di sindaco i cittadini pescaresi in possesso dei requisiti di legge che li rendano eleggibili a tale carica.

Si deve pagare. Chi vuole candidarsi alle primarie, oltre a raccogliere le firme, dovrà anche pagare una tassa d’ingresso. Tassa fissata, almeno per ora, in 500 euro. Questa sorta di gabella dovrebbe permettere di non far pagare i votanti. In pratica, i cittadini che andranno a votare non saranno costretti a sborsare un euro o 2, come è invece avvenuto per la scelta del segretario nazionale del Pd.

Inoltre, i candidati dovranno firmare un documento che attesti la fedeltà al centrosinistra e, in caso di sconfitta, il sostegno al vincitore.

Possono votare tutti. Le primarie sono aperte a tutti, anche ai cittadini non iscritti ai partiti del centrosinistra, purché abbiano compiuto almeno 16 anni di età. Chi non è iscritto a un partito, tuttavia, dovrà dichiarare di riconoscersi nella proposta politica della coalizione di centrosinistra e di sostenerla alle prossime elezioni del 25 maggio. I votanti dovranno presentare, al momento della consultazione delle primarie, un documento d’identità valido e la tessere elettorale.

Vietato spendere tanto. Un’altra novità contenuta nel regolamento è il tetto alle spese elettorali. In sostanza, i candidati di centrosinistra che partecipano alle primarie dovranno impegnarsi a fare una campagna elettorale sobria, con una spesa massima non superiore a circa 10mila euro.

È stato fissato, addirittura, il divieto assoluto di acquistare spazi pubblicitari su quotidiani o settimanali e persino sulle emittenti radiotelevisive. Amessi, in compenso, i manifesti elettorali, purché la spesa rispetti il tetto complessivo fissato per questa campagna elettorale.

Chi si candida. Sinora, si sono fatti avanti solo in due per candidarsi a sindaco. Si tratta del capogruppo del Pd al Comune Moreno Di Pietrantonio e dell’ex assessore comunale dell’Udc, ora passato a Centro democratico, Vincenzo Serraiocco. Entrambi hanno già cominciato la campagna elettorale facendo affiggere manifesti giganti di 6 metri per 3 in tutta la città. Restano in forse altri due nomi per le candidature a sindaco. Quello di Antonello Ricci, manager del gruppo Maresca ed ex dirigente del vecchio Pci, cui è stato proposto di candidarsi, ma non ha ancora sciolto la riserva. E quello del consigliere comunale del Pd Antonio Blasioli, che sta ancora riflettendo se correre.

Sono invece fuori gioco due noti professionisti pescaresi, il presidente regionale della Confesercenti Bruno Santori, che ha espresso un no categorico alla proposta di candidarsi a causa dei suoi impegni lavorativi e il direttore della Cna Abruzzo Graziano Di Costanzo, che ha detto di non essere, almeno per ora, disponibile. Infine, dovrebbe presentare una propria candidatura anche Sel. Si fa il nome, in proposito, del consigliere comunale Giovanni Di Iacovo.

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