EDITORIALE

Candidature, conoscere per deliberare

L'editoriale del direttore Primo Di Nicola

Conoscere per deliberare: semplice e asciutto, l’enunciato resta uno dei più celebri e amati di Luigi Einaudi, esponente liberale, economista, accademico e secondo presidente della Repubblica italiana (1948-1955). Preso dal lato dei cittadini, racchiude ed esalta il diritto-dovere all’informazione completa in vista dell’esercizio consapevole e responsabile del diritto di voto. Per premiare o punire un partito, per scegliere tra chi si candida per un seggio in Parlamento i più meritevoli e capaci.


Come i lettori hanno avuto modo di leggere sfogliando Il Centro la scorsa settimana, la corsa per uno scranno alla Camera e al Senato è aperta. Si voterà il prossimo anno, ma già gli aspiranti affilano le armi preparandosi al grande happening elettorale. La gara, va da sé, riguarda gli esponenti dei vari partiti attualmente in carica e, naturalmente, pure coloro che, soprattutto dalle postazioni del Consiglio regionale, non fanno mistero di voler marciare su Roma. A cominciare dal governatore Luciano D’Alfonso che non perde ormai occasione con i suoi più stretti collaboratori (ma non solo) per confessare una certa stanchezza per i ritmi - a sentir lui - troppo sostenuti della sua presidenza.

E  la legittima aspirazione a mirare più in alto, magari puntando alla guida di quel ministero delle Infrastrutture dove al meglio potrebbe mettere a frutto le sue conoscenze, le sue private competenze, il suo sistema di relazioni personali. Noi gli auguriamo naturalmente i migliori successi, anche se non nascondiamo di essere tra coloro che amerebbero vedere i politici esaudire i doveri del mandato per il quale sono già stati eletti prima di candidarsi a qualcos’altro. Ne guadagnerebbe la loro immagine personale e pure quella credibilità della politica da molti elettori ormai vista - talvolta magari esagerando - come uno strumento utilizzato da Lorsignori per guadagnare altre poltrone e più laute prebende.


Prepariamoci al voto, dunque. E perché sia il più possibile responsabile e consapevole Il Centro continua ad offrire ai lettori materiali e spunti di riflessione sull’attività dei propri rappresentanti, oggi gli eletti a Camera e Senato. Perché possano avere il massimo delle informazioni cui hanno diritto e, così facendo, appunto, conoscere per meglio deliberare.