Capitale Saga, dopo le banche tocca ai privati

Lupo (Cna): sviluppo solo con una loro maggiore partecipazione

PESCARA. «Occorre aprire la strada all'ingresso dei privati nel capitale della Saga, la società dell'aeroporto d'Abruzzo»: il presidente regionale della Cna (Confederazione artigianato) Italo Lupo indica l'opportunità per il futuro dello scalo aereo, dopo che il Cda del polo bancario Tercas-Caripe ha formalizzato la ricapitalizzazione, in relazione alle proprie quote di partecipazione (pari a circa l'11%), della società di gestione regionale mantenendo così l'impegno che aveva assunto la cassa di risparmio pescarese prima che fosse rilevata dalla banca teramana. «I vertici della nuova banca possono diventare punto di riferimento per una decisa svolta nella presenza di nuovi soggetti privati nella compagine sociale della Saga», auspica Lupo secondo cui «solo con il potenziamento della presenza privata sarà possibile potenziare i piani di marketing, sviluppare strategie mirate verso nuovi mercati, realizzare i progetti di sviluppo rimasti nei cassetti». La strada servirebbe secondo la Cna anche a scongiurare le ipotesi di ridimensionamento dei piccoli scali cui sembra avviata la politica dell'Ente nazionale di aviazione civile.

In appoggio alla propria tesi l'ente si ricollega ai dati del traffico aereo nel 2010, secondo i quali tra gennaio e dicembre, sono transitati nello scalo abruzzese 461mila 806 passeggeri, con un incremento del 12,7%. «Una buona performance, soprattutto in considerazione del fatto che la media nazionale si è attestata al 7%, ma che va comunque letta in controluce», commenta il presidente Lupo, «perché la parte del leone l'hanno fatta soprattutto i voli interni, tradizionalmente legati più a una utenza "business" (+36,1%), mentre i collegamenti internazionali hanno al contrario fatto registrare una "crescita zero"».

Per la Cna è proprio grazie alla maggiore affluenza di capitali privati nelle società di gestione che crescono di più gli scali medio-piccoli. Così ad Ancona (+20,2% sul 2009), così a Trapani (+57,4%), così a Rimini (+44,4%). «Tutti scali», viene fatto rilevare, «nei quali la presenza di capitali privati ha affiancato quella pubblica con posizioni rilevanti: ad Ancona, ad esempio, un gruppo di imprenditori privati detiene ben il 49,78% delle azioni di Aerdorica, a Trapani il 49% del capitale sociale di Airgest.

Da parte della Saga viene espressa soddisfazione per la decisione Tercas-Caripe, allo stesso tempo vengono fornite precisazioni. In una nota la presidente Carla Mannetti ricorda come, a seguito della riduzione del capitale sociale a copertura delle perdite maturate nel corso del precedente esercizio 2009, l'assemblea dei soci aveva deliberato un primo aumento di capitale (29 giugno 2010) con il voto favorevole dei soci Regione, Comune di Pescara, Camere di commercio di Chieti, Pescara e L'Aquila e Carichieti, «i quali hanno tutti conseguentemente sottoscritto e versato l'aumento». «L'operazione», continua la nota, «loro malgrado non si è perfezionata, anche a seguito della mancata sottoscrizione da parte di alcuni soci, fra i quali si annoverava la Caripe. L'assemblea dei soci ha pertanto, il 20 dicembre 2010, deliberato un nuovo aumento di capitale, immediatamente sottoscritto e versato da Regione, Comune di Pescara, Provincia di Pescara e Camere di commercio e conferito mandato agli amministratori per collocare sul mercato quanto eventualmente non sottoscritto dai soci». La Saga ringrazia infine «per la fiducia accordata ed auspica la positiva conclusione dell'operazione di sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale». I soci che non hanno ancora sottoscritto la ricapitalizzazione (c'è tempo fino al 30 giugno) hanno quote simboliche. Fra questi ci sono ad esempio l'Air Columbia e la Provincia di Chieti. Quest'ultima ha però messo all'asta il suo 0,208% «aprendo» ai privati.

In una lettera ai vertici Caripe sul ruole della banca nella Saga, Aurelio Giammorretti, ex cda della stessa banca e dell'aeroporto nonché delegato ai trasporti del Pd, sostiene che la Regione debba rendere noti i contenuti del piano marketing 2011 e del piano industriale 2011-2013 della Saga, «assumendo un preciso e formale impegno a sostenere la gestione, finanziando i piani approvati e successive modifiche ed integrazioni ed evitando in tal modo di riversare sui soci oneri non preventivati, come avvenuto per l'esercizio 2009».

«In tale contesto», continua, «debbono essere ribaditi gli impegni al completamento delle strutture già finanziate, da quelle interne all'aerostazione, al prolungamento della testata ovest della pista, a lungo osteggiato dall'amministrazione comunale di San Giovanni Teatino». Giammorretti rileva che la Regione debba convocare una conferenza di tutti gli Enti disponibili a partecipare alla compagine sociale Saga «al fine di definire un quadro delle partecipazioni al capitale, che preveda quote equilibrate, determinate tenendo conto della rappresentanza territoriale ed economica di enti, banche ed organizzazioni più rappresentative dei settori economici e produttivi». (a.mo.)

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