PESCARA

Carenza d'organico, Polizia stradale in stato di agitazione

La protesta scatenata dalla mancata assegnazione di nuovo personale

PESCARA. Polizia stradale in stato di agitazione per la mancata assegnazione di personale. Lo annunciano le organizzazioni sindacali della polizia di stato che fanno sapere di non aver sottoscritto accordi con la dirigenza del Compartimento Abruzzo e Molise di L’Aquila e della Stradale di Pescara in occasione dell’ultimo incontro del 12 dicembre.

In virtù della protesta, durante il primo semestre 2024, non potranno essere programmati turni di reperibilità del personale per eventuali interventi su gravi incidenti stradali e con ripercussione sulla grande viabilità extraurbana, o per esigenze di polizia giudiziaria. Così come non potranno essere predisposti nemmeno servizi con orari particolari e diversi da quelli ordinari, per la prevenzione e repressione di comportamenti specificamente individuati, o per l’attuazione di servizi mirati per la repressione della guida sotto l’influenza di alcool e droga o per il contrasto delle stragi del sabato sera.

Tali determinazioni sono motivate da, spiegano i sindacati, "l’assurda mancata assegnazione di personale in occasione delle ultime assegnazioni di personale disposto dal Ministero, nonostante la cronica e grave carenza di organico degli uffici stimabile nel 30% attuale e degli imminenti pensionamenti, nonché dell’elevata età media del personale. L’impiego di pattuglie della sezione di Pescara e degli uffici dipendenti è disposto prevalentemente su viabilità autostradale, con inosservanza della convenzione autostradale e delle competenze territoriali, con il risultato della sostanziale assenza della PolStrada di Pescara sul territorio di competenza e per l’utenza pescarese". 

E poi ancora viene lamentata "una evidente miopia dell’Amministrazione che, nella ripartizione del personale, non investe sul futuro della specialità e dell’unanime professionalità riconosciuta ai suoi appartenenti, non attuando alcuna programmazione idonea a garantire un previdente ed oculato turn-over di quel personale, prossimo alla quiescenza, che attualmente garantisce le altrettanto importanti attività svolte negli uffici. La disattenzione degli Uffici centrali preposti, quindi fa ritenere evidentemente superfluo l’impegno fino ad oggi profuso dallo stesso personale oltre l’ordinario servizio”.