Cas sovraffollato: il sindaco lo chiude «Rischio malattie» 

Pianella, il Centro di accoglienza di Castellana ospitava 14 immigrati invece di 9 e il Comune sanziona il gestore

PIANELLA. Il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli, su segnalazione del dipartimento di prevenzione della Asl di Pescara, ha ieri chiuso con ordinanza il Centro di accoglienza e soggiorno (Cas) della frazione di Castellana. Un sopralluogo degli ispettori dell’azienda sanitaria ha rilevato una condizione di sovraffollamento: la struttura, infatti, prevede una ricettività massima di 9 persone, mentre ospitate nell’edificio ve ne erano 14. Il sovraffollamento, soprattutto nei mesi di gran caldo, è una condizione che, secondo quanto certificato dagli ispettori della Asl, «aumenta notevolmente la possibilità di trasmissione di malattie infettive che si possono trasmettere per via aerea (come meningococco, pneumococco, streptococco)».
Tempestivo l’intervento del Comune di Pianella che, attraverso un’ordinanza del sindaco Marinelli, ha ordinato con effetto immediato il ripristino delle condizioni minime di igiene e di sicurezza, adempiute mediante la chiusura del centro e la delocalizzazione di tutti i richiedenti asilo. Inoltre è stato sanzionato il legale rappresentante della Asp di Pescara, Dario Recubini, che in provincia di Pescara gestisce altri Cas. Non è la prima volta che l’ente vestino si trova ad affrontare tale problematica, infatti, già nel 2018, si era verificata una situazione analoga, emersa a seguito di un accertamento effettuato da parte della polizia municipale.
«Abbiamo fin dall’inizio rassicurato la cittadinanza che i doveri di solidarietà ed accoglienza ai quali siamo chiamati, sarebbero stati compatibili con la tutela dell’ordine pubblico e il rispetto delle normative igienico-sanitarie ed abbiamo puntualmente tenuto fede all’impegno», afferma il sindaco Marinelli. «Già nel 2018, difatti, era stata emessa ordinanza analoga dall’amministrazione comunale e la Asp di Pescara era stata sanzionata. Dopo l’accertamento compiuto dalla Asl, che ha certificato la reiterazione dei medesimi comportamenti illeciti, è emersa con chiarezza la opportunità di dare seguito da parte delle strutture territoriali alle indicazioni ministeriali in ordine alle verifiche dei comportamenti dei gestori delle strutture accreditate al fine di prevenire problemi per la sanità e l’ordine pubblico». (l.d.f.)