Case Ater allagate In dieci chiedono il risarcimento

PESCARA. Sono dieci gli inquilini delle case popolari di via Caduti per Servizio che si sono affidati all’ufficio legale dell’associazione Codici per chiedere il risarcimento dei danni causati dagli...

PESCARA. Sono dieci gli inquilini delle case popolari di via Caduti per Servizio che si sono affidati all’ufficio legale dell’associazione Codici per chiedere il risarcimento dei danni causati dagli allagamenti della scorsa settimana. Mentre in tre appartamenti ci sono ancora infiltrazioni d’acqua e i tecnici dell’Ater (l’agenzia che gestisce l’edilizia residenziale pubblica in città) non hanno ancora fatto interventi di riparazione e messa in sicurezza, l’avvocato Antonio Di Giandomenico ha firmato la richiesta per conto degli assegnatari degli alloggi.

Il documento è stato inoltrato anche alla dita teramana incaricata di portare a termine i lavori nelle palazzine ai numeri 57 e 59 di Fontanelle. Sei famiglie, all’ultimo momento, hanno preferito rinunciare alla causa sperando in un accordo con l’Ater. Al contrario, la società General Costruzioni ha fatto sapere ieri di aver inoltrato i documenti all’assicurazione per procedere alla stima e alla liquidazione dei danni. L’accusa ipotizzata dal legale è di «omessa vigilanza e mancata adozione delle misure di prevenzione e protezione» durante i lavori di ristrutturazione degli immobili di proprietà dell’Ater che hanno provocato allagamenti e infiltrazioni d’acqua dal soffitto, dalle pareti, dal pavimento della sala e dalla camera da letto. Non si contano i danni ai mobili e agli elettrodomestici, tutti documentati dai verbali dei vigili del fuoco che sono intervenuti dopo le piogge battenti dell’11 e del 18 gennaio.

Nelle lettere di diffida si specifica di «provvedere al risarcimento non oltre sette giorni» mediante il pagamento «di tutti i danni di ogni genere e natura» e di «provvedere all’immediato ripristino delle ordinarie condizioni strutturali dell’alloggio».

«La stima approssimativa dei danni», sottolinea Domenico Pettinari, segretario provinciale di Codici, «oscilla dai 10mila ai 25mila euro a persona. Anche se a pagare sarà l’assicurazione della ditta che stava effettuando i lavori, l’Ater risulta gravemente inadempiente perché non ha effettuato nessun intervento dal momento dei primi allagamenti. In questi giorn gli operai hanno continuato a lavorare, sono stati sistemati i teloni impermeabili tra un balcone e l’altro, per evitare le infiltrazioni, ma sono atti palliativi». (y.g.)

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