Case sulla riviera sud Scontro sui permessi per Pescaraporto

Pronta la delibera sui contributi per i cambi di destinazione Antonelli (Fi): «Il Comune non farà pagare la società di Milia»

PESCARA. Pescaraporto, la società dei costruttori Mammarella e dei figli del noto avvocato Milia, che sta realizzando un complesso immobiliare nell’area dell’ex Edison, sulla riviera sud, è di nuovo nel mirino. Stavolta per una delibera che l’amministrazione comunale presenterà lunedì 29 agosto in consiglio comunale. Questo provvedimento dovrebbe consentire ai privati che realizzano costruzioni in variante al piano regolatore, o in deroga agli strumenti urbanistici, di pagare un contributo al Comune. Contributo chiamato in gergo tecnico «Contributo straordinario di costruzione». Queste norme sono attese da quasi due anni e ora che sono in arrivo si scatena la polemica.

Secondo il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, già assessore all’urbanistica nella passata consiliatura, la delibera così come concepita dall’amministrazione comunale, escluderebbe dal pagamento del contributo i progetti compatibili con il Piano casa e il Decreto sviluppo. Fra questi, ci sarebbe anche l’intervento, in fase di realizzazione, della società Pescaraporto. Società che, di recente, ha richiesto un cambio di destinazione d’uso da direzionale, cioè uffici, a residenziale, ossia appartamenti. «Questo intervento», sostiene Antonelli, «così come è stata concepita la delibera, non sarà soggetto al pagamento del contributo».

Nella delibera si legge, in proposito: «A titolo esemplificativo rientrano nell’applicazione del predetto contributo i seguenti interventi».

Segue, quindi, l’elenco. «Varianti specifiche e puntuali alle previsioni del piano regolatore generale e di quelli particolareggiati (attuativi), che comportano aumenti delle quantità edificatorie derivanti dalle applicazioni degli indici territoriali e fondiari, ovvero in deroga ai parametri edilizi, ovvero ancora con mutamento di destinazione d’uso verso categorie non ammesse dagli strumenti medesimi».

La delibera prosegue e indica nell’area di applicazione del contributo anche gli interventi in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici. Ma subito dopo precisa: «Non è da assoggettare all’obbligo della corresponsione del contributo straordinario la fruizione di quelle premialità che costituiscono già un diritto edificatorio derivante dall’applicazione di leggi speciali (Piano casa, Decreto sviluppo), nonché i cambi di destinazione d’uso ammessi dal prg nelle zone e sottozone di piano o derivanti dalla richiamata normativa speciale». Antonelli ha già preannunciato battaglia per modificare la delibera. Ma lo scontro più duro in consiglio è previsto quando arriverà il provvedimento per autorizzare Pescaraporto al cambio di destinazione d’uso.

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