appalto sospetto

Caso autovelox il Pd chiede le dimissioni della giunta

PESCARA. Il consigliere del Pd Antonio Blasioli chiede le dimissioni del sindaco Mascia e della giunta per l’appalto sospetto per la fornitura di autovelox. «La scelta della società che fornirà gli...

PESCARA. Il consigliere del Pd Antonio Blasioli chiede le dimissioni del sindaco Mascia e della giunta per l’appalto sospetto per la fornitura di autovelox.

«La scelta della società che fornirà gli autovelox», ha detto Blasioli, «è illegittima e la responsabilità non è del solo dirigente. Ci saremmo aspettati che qualcuno dell'amministrazione fosse nel frattempo intervenuto a salvare il dirigente Trisi, ma così non è stato. Provo a rispondere alla domanda: è pensabile che una società riceva un appalto di milioni di euro con un affidamento diretto senza che la giunta sappia nulla?». «La risposta è: assolutamente no», ha proseguito il consigliere, «in soccorso mi vengono le carte. Tutta la procedura parte dalla delibera di giunta, numero 168, del 22 febbraio 2013, con cui la giunta guidata da Mascia e dal vice sindaco Fiorilli dispone di voler diminuire il tasso di incidenti nella nostra città e con un atto di indirizzo s'invita il dirigente a "porre in essere ogni iniziativa necessaria". Nella relazione alla delibera si cita la proposta collaborativa della società denominata Gestore srl». Da qui i sospetti di Blasioli: «Quindi, da una parte s'invita il dirigente a sperimentare e dall'altra si sa già chi verrà scelto per la sperimentazione e il tutto avviene nella stessa delibera di giunta». «Secondo problema è la scelta», ha osservato, «questo è un appalto milionario e richiedeva comunque la gara pubblica. Ma il dirigente ha proceduto con l'affidamento diretto. Inoltre: la società Pescara sicurezza e mobilità si costituisce il 10 aprile, firma la convenzione il 16 aprile e il 22 il socio unico cioè Gestione srl, (quello citato nella prima delibera di giunta) che renderebbe pubblica questa società, collegata all’Aci, cede le sue quote ridiventando privata».

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