«Cattiva igiene orale un’emergenza sociale Rischi per il cuore» 

Ascani, responsabile della Chirurgia maxillo facciale, parla dei pericoli che si nascondono dietro una bocca trascurata

PESCARA. Una bocca sana allontana il rischio di infarti, ictus, diabete di tipo 2 e parti prematuri. Gli studi scientifici sostengono che c'è una relazione molto stretta tra una corretta igiene orale e dentale e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Di questo argomento si è discusso ieri, tra un centinaio di specialisti di Medicina e Odontoiatria, provenienti da tutta Italia e dalla Spagna, nel corso del convegno: «Salute orale e salute generale», che so è tenuto all'hotel Esplanade di piazza Primo Maggio. Una giornata di studio organizzata da Giuliano Ascani, responsabile dell'Unità operativa di Chirurgia maxillo facciale dell'ospedale Santo Spirito.
«La bocca è la finestra per la salute del nostro corpo» spiega il primario, che prossimamente lancerà la Oralmax onlus, un’associazione per la prevenzione e la cura delle malattie orali, odontoiatriche e maxillo facciali, «non solo una corretta igiene orale e dentale può aiutare a prevenire alitosi, carie e malattie gengivali, e a conservare i denti con l'avanzare degli anni, ma una bocca sana può aiutare a tenere lontano i disturbi medici. Viceversa, una bocca non sana, specialmente se sono presenti malattie gengivali, può aumentare il rischio di problemi seri quali infarto, ictus, diabete di tipo 2 e parti prematuri. Alcune ricerche indicano che le persone con infezioni gengivali presentano un rischio maggiore di essere colpite da infarto o ictus. Più grave l'infezione, maggiore è il rischio. Inoltre, le malattie gengivali e la perdita di denti possono contribuire alle placche nell'arteria carotide».
In che modo avviene questo processo?
«L'infiammazione orale dovuta ai batteri (gengivite)» prosegue Ascani «può essere determinante nelle arterie ostruite e nei coaguli di sangue. I batteri della bocca possono provocare un'infiammazione in tutto il corpo, ivi comprese le arterie. Una tale infiammazione può dare avvio alla prolificazione di placche aterosclerotiche nelle arterie, aumentando il rischio di infarto o ictus. I batteri della bocca, generalmente, non entrano nella circolazione sanguigna. Eppure, delle cure dentistiche invasive, e talvolta perfino la pulizia quotidiana, con spazzolino e filo interdentale, quando si hanno malattie gengivali, possono essere la porta d'ingresso per questi microbi. I farmaci e le cure che riducono la salivazione, e gli antibiotici che alterano il corretto equilibrio di batteri nella bocca possono anche compromettere le normali difese orali, permettendo a questi batteri di entrare nel flusso sanguigno».
Da qui l'importanza di curare l'igiene della bocca.
«La bocca è una finestra su quello che succede nel resto del corpo, spesso serve da piattaforma utile per individuare segni e sintomi precoci di malattie sistemiche, che sono quelle malattie che colpiscono o riguardano l'intero corpo e non solo una delle sue parti. Condizioni sistemiche, quali l'Aids o il diabete, per esempio, spesso si manifestano con lesioni alla bocca o altri problemi orali. In effetti, secondo l'Academy of General Dentistry, oltre il 90 per cento di tutte le malattie sistemiche causa segni e sintomi orali».
Quindi un sistema immunitario forte può fare la differenza?
«Se il sistema immunitario è sano, la presenza di batteri orali nel sangue non provoca alcun problema. Il sistema immunitario reagisce immediatamente prevenendo l'infezione. Se invece il sistema immunitario del paziente è indebolito, per esempio a causa di una malattia o di una terapia antitumorale, i batteri orali presenti nel sangue (batteriemia) possono provocare un'infezione in un'altra parte del corpo».
C'è una emergenza sociale, quindi, che riguarda le problematiche connesse alla salute della bocca e le malattie cardiovascolari?
«Purtroppo, negli ultimi anni, causa anche la crisi economica che ha portato tanti cittadini a mettere in secondo piano la cura della bocca, le patologie del cavo orale hanno subìto un aumento di incidenza, con prevedibili, future e gravi ripercussioni sulla salute generale della popolazione, in particolare per la minore prevenzione e diagnosi precoce di patologie anche gravi come il carcinoma del cavo orale».
Ascani, che è anche referente scientifico in Abruzzo del progetto nazionale Sipmo-Sicmf-Cao per la prevenzione diagnosi e cura delle osteonecrosi della mandibola, ha tenuto una lectio magistralis insieme al professor Luis Junquera, cattedratico dell’università spagnola di Oviedo, uno dei maggiori esperti in Europa di patologia e chirurgia orale e maxillo facciale.
Nel dettaglio, è stato affrontato il tema delle osteonecrosi mascellari da farmaci, una complicanza molto severa e invalidante che può colpire i malati oncologici. Inoltre, si è parlato di odontoiatria per pazienti disabili e spesso non collaboranti che necessitano di sedazione durante le sedute dal dentista.
Al convegno, patrocinato dall’azienda sanitaria locale, l’università d'Annunzio, l’ordine dei Medici, Sioh, Andi (associazione nazionale dentisti), società italiana di Chirurgia maxillo facciale e Patologia e medicina orale, hanno relazionato anche: Paolo Balercia, degli ospedale Riuniti di Ancona; Luciana Breda, Reumatologia pediatrica ospedale Santissima Annunziata di Chieti; Tommaso Cutilli, Chirurgia maxillo facciale dell’ospedale San Salvatore dell'Aquila; Michele D'Attilio, dipartimento di Scienze mediche dell’università di Pescara; Giovanni Del Fra, presidente della commissione albo odontoiatri; Angela Di Baldassarre, del dipartimento di Medicina e scienze dell'invecchiamento della d'Annunzio; Paolo Di Berardino, capo dipartimento di Medicina, della Asl Pescara; Umberto Esposito, Ondostomatologia ospedale Cardarelli di Napoli; Sabina Gallina, deldipartimento di Neuroscienze, università Pescara; Marco Magi, presidente della Società di odontomatologia per l'handicap; Paolo Mancini, Marco Messi e Salvatore Parascandolo, rispettivamente della Chirurgia maxillo di Pescara, Ancona e Napoli; Maurizio Piattelli, del dipartimento Scienze orali della d'Annunzio; Roberto Pistilli, Chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale Forlanini di Roma; Giuseppe Renzo, presidente nazionale commissione albo odontoiatri (Cao); Paola Salerni, Odontostomatologia del Cardarelli e Antonio Tafuri, presidente Andi Pescara.
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