Cavi scoperti al Pronto soccorso

I rilievi dei tecnici della Asl: pavimenti sporchi e controsoffitti rotti

PESCARA. «La pulizia della pavimentazione risulta non accurata». È il 30 giugno scorso quando i tecnici del dipartimento di Prevenzione della Asl di Pescara controllano il Pronto soccorso e scoprono un elenco di «non conformità» lungo tre pagine: non soltanto pavimento sporco ma anche fili elettrici «non protetti» e prese della corrente scoperte, «pannelli della controsoffittatura non integri», bombole di gas medicinali «non adeguatamente custodite».

Dopo i due sopralluoghi nei sotterranei dell'ospedale tra pavimenti, muri e pareti rotte, i tecnici ispezionano anche il Pronto soccorso e il 13 luglio mandano una relazione al direttore medico dell'ospedale Valterio Fortunato, all'ingegnere Antonio Busich dell'ufficio Gestione del patrimonio e al primario Alberto Albani. A quasi due mesi dal rapporto, nel bagno dei disabili, sul lavandino penzolano ancora i fili elettrici scoperti e la presa della corrente resta senza coperchio.

Il documento dei tecnici dice che, nonostante i lavori fatti tra aprile e maggio scorsi, le stanze della caposala, del radiologo, il box accettazione e due sale d'attesa dei pazienti non rispettano le regole base su «aerazione e finestrature». Il verbale prosegue: «I bagni non sono divisi per sesso, la segnaletica di salvataggio è assente, alcuni estintori sono privi dei relativi cartelli, diverse bombole dei gas medicinali risultano non adeguatamente custodite (non ancorate), la pulizia della pavimentazione risulta non accurata».

Nell'ultima pagina del verbale, i tecnici annotano i problemi della zona di osservazione «area gialla»: «Diversi pannelli della controsoffittatura risultano non integri e presentano una diffusa infiltrazione, la segnaletica di salvataggio è assente, alcuni spigoli delle pareti risultano non integri, gli impianti di aspirazione nei servizi igienici risultano non funzionanti, un copriwater è rotto, il settore è privo di estintore ad anidride carbonica data la presenza di apparecchiature elettromedicali e di un quadro elettrico principale».

Durante un altro soprallugo, al piano terra dell'ospedale i tecnici scoprono: «Nel corridoio di raccordo tra l'atrio e il Pronto soccorso la pavimentazione risulta dissestata. In prossimità dell'accesso interno al Pronto soccorso, sul pavimento, il fascione in metallo risulta divelto. Nel corridoio che conduce al laboratorio delle urgenze l'utilizzo di un estintore è impedito dalla presenza di un tavolo. Nel corridoio che conduce alla direzione sanitaria, sul pavimento, il fascione di raccordo è costituito da adesivo e rappresenta un pericolo di caduta».

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