Cepagatti, niente soldi nelle casse del Mercatoil Cda tenta la fortuna al Superenalotto

Entro gennaio si devono trovare 4 milioni di euro per pagare la rata del mutuo. Le casse sono vuote, aiuti dagli altri enti non se ne vedono, e il consiglio di amministrazione del centro agroalimentare Valle della Pescara gioca la carta della dea bendata

CEPAGATTI. Potrebbero essere il 24, il 25 e il 26 giocati su una schedina del Superenalotto a risollevare le sorti del mercato di Cepagatti. Con le casse degli enti pubblici ormai vuote potrebbe infatti toccare alla dea bendata dispensare denaro per risolvere i problemi economici del centro agroalimentare Valle della Pescara, dove sono a rischio 200 posti di lavoro. Il Cda ha infatti deciso di tentare la sorte per racimolare entro dicembre ben 4 milioni 236mila euro per la maxi rata finale del mutuo acceso per costruire la struttura.

«Giocheremo 10 euro al Superenalotto, non si sa mai, magari vinciamo», ha annunciato il presidente Stefano Costa. «Se ci dovesse toccare di incassare i 140 milioni, di certo la nostra struttura non avrà più problemi di soldi. Saremo noi ad aiutare gli altri in difficoltà».

Il numero uno dei mercati generali segue l'esempio del sindaco di Melito, nel Napoletano, che un mese fa ha deliberato in giunta una spesa di 15 euro a settimana per giocare al Superenalotto.

Se il primo cittadino del Comune napoletano ha promesso in caso di maxi vincita di abolire le tasse, la direzione della Valle della Pescara potrebbe regalare frutta e verdura alle famiglie di Cepagatti per un mese.

Un'idea buttata lì dal vice presidente Mariano Basilisco, alla presenza del sindaco Francesco Cola, che a sua volta non ha perso tempo per fargli notare che l'amministrazione comunale formulerebbe di certo la richiesta di una donazione più consistente.

Con 140 milioni ci sarebbero i soldi per frutta e verdura gratis, per un regalo al Comune e per altre iniziative.

«Giocheremo il 24, 25, 26, le date della "FierAgricola e salone del gusto", la manifestazione agricola in programma al mercato sabato e domenica, e altri numeri che non dico», spiega Costa, che comunque a parte la schedina per rincorrere la fortuna, sta lavorando con gli enti per portare soldi al mercato.
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