«Chiama il tuo amico, vedi se può perdere»

Pescara, un'intercettazione di Erodiani tira in ballo Ariatti, cinque le partite nel mirino

PESCARA. Cinque partite del Pescara nel mirino e un calciatore amico della cricca del calcioscommesse. Dalle carte dell'inchiesta, spuntano intercettazioni telefoniche inedite che tirano in ballo il calciatore del Pescara Luca Ariatti: «Qua è una squadra di mongoloidi».

È lungo 6.192 pagine il faldone dell'inchiesta sul calcioscommesse che tira in ballo il Pescara e altre tre squadre abruzzesi: Chieti, Giulianova e L'Aquila. Cinque le partite del Pescara finite nelle carte giudiziarie: ad Ascoli-Pescara 1-0 e a Pescara-Albinoleffe 2-0 si aggiungono Torino-Pescara 3-1, Pescara-Grosseto 2-2 e Modena-Pescara 1-0.

SPUNTA ARIATTI
Dagli atti spunta il centrocampista Luca Ariatti. Questa è un'intercettazione del 19 marzo scorso tra l'ex del Pescara Gianfranco Parlato e l'agente di scommesse pescarese Massimo Erodiani, in carcere e difeso dagli avvocati Giancarlo De Marco e Paolo D'Incecco.
Parlato: Senti, dove va il Pescara, domenica, sabato?
Erodiani: Aspetta che lo vedo sul giornale: a Modena.
Parlato: Ah, ok, perché Aria c'ha mandato un messaggio.
Erodiani: Chi?
Parlato: Ariatti.
Erodiani: Per aggiustare cosa, lì?
Parlato: Eh, no, ha detto bisogna che ci vediamo perché sabato lavoriamo, capito.
Erodiani: Ok, vediamo insieme Gianfra'.
Gianfranco: Sì, sì, infatti, non c'è problema.

Il successivo 23 marzo, annota la polizia, «Erodiani a chiede a Parlato di contattare il suo amico del Pescara che va a giocare a Modena e se possono perdere».

Il 25 marzo «Antonio Bellavista (ex Bari, ndr) chiama Ivan Tisci (ex Pescara e Lanciano, ndr) il quale dice di aver incontrato un loro ex collega (calciatore) che gioca nella sua città (Pescara) e che ha giocato nella città di Romeo e Giulietta (Chievo Verona). Bellavista capisce e dice il nome "Ari" che Tisci conferma (Ariatti Luca classe 1978). Tisci», continua la polizia, «racconta della conversazione con Ariatti il quale gli ha detto che la settimana scorsa i suoi compagni di squadra non hanno voluto fare niente e poi gli è andata male in quanto dovevano pareggiare in casa (Pescara-Padova 0-2, ndr). Tisci», scrive la polizia, «riferisce le parole di Ariatti: no, a me non mi piace io non le voglio fare, se la devo fare la devo fare fatta bene». La polizia riporta un altro passaggio di Tisci: «Mi fa, no perché io no fra due, voglio fare un accordo tramite il direttore per l'abbraccio (il pareggio) tanto qua è una squadra di mongoloidi (Pescara), non fa niente nessuno, glielo diciamo solo il sabato mattina».

«GLI HANNO DETTO NO»
Il 12 marzo a parlare sono il medico arrestato Marco Pirani ed Erodiani.
Pirani: Grosseto-Pescara 2 a 2, quattro gol su corner.
Erodiani: Sì, sì, fatto tutto al primo tempo.
Pirani: Te vuoi dire che si son messi d'accordo quelli.
Erodiani: No io, al Pescara, gliel'ha chiesto ma loro gli hanno detto di no, gliel'aveva chiesto il Pescara ma loro gli hanno detto di no, almeno, è la versione che c'è qua.

«VENGONO IN PACE»
Il 23 febbraio, a tre giorni dalla sfida in casa con l'Albinoleffe, Erodiani dice a Pirani: «Io piano piano mi sto a ingrandire mo' ho parlato con alcuni dei miei oggi, con quelli di qua. Perché ieri hai saputo che hanno fatto no? (Pescara-Empoli 1-0 del 2 febbraio scorso, ndr). Eh, sabato quelli che ci vengono a trovare (Pescara-Albinoleffe del 26 febbraio scorso, ndr) vengono in pace, capito».

80 PER IL TORINO
Anche la sconfitta con il Torino è nelle carte.
Parlato: Ma noi a Torino siamo completamente scoperti o c'abbiamo modo di arrivare?
Pirani: Torino serie B?
Parlato: A livello di società.
Pirani: Non proprio, non siamo scoperti.
E spunta un sms del 17 febbraio con un numero: «80». Per la polizia, è la cifra richiesta dal Torino per «manipolare» la partita. Ma la combine fallisce e il Torino vince.

«GLI ARBITRI AMICI»
Alla vigilia della sfida con l'Albinoleffe, un certo Gianluca «informa Parlato che a suo parere domani l'Albino ci lascerà le penne (inteso che perde a Pescara) in quanto dirigerà l'incontro un arbitro amico del d.g. della squadra casalinga». In campo, al 35' del primo tempo l'Albinoleffe resta in dieci: espulso Garlini. Di arbitri si parla anche il 12 febbraio, giorno di Pescara-Varese: Erodiani «informa la compagna che non torna a casa a mangiare in quanto si trova a Pescara e rimarrà a pranzo con una terza persona che conosce bene l'arbitro della partita Pescara-Varese con il quale staranno insieme». Finisce 1-0: gol del Pescara su rigore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA