Chiavaroli insiste «Pescara tocca a noi Testa va candidato»

PESCARA. Il Nuovo centrodestra non intende rinunciare alla poltrona di sindaco di Pescara. La coordinatrice regionale Federica Chiavaroli continua ad insistere sulla candidatura di Guerino Testa. «La...

PESCARA. Il Nuovo centrodestra non intende rinunciare alla poltrona di sindaco di Pescara. La coordinatrice regionale Federica Chiavaroli continua ad insistere sulla candidatura di Guerino Testa. «La prossima settimana, forse martedì o mercoledì prossimi», ha rivelato la senatrice alfaniana, «ci sarà un incontro a Roma tra Forza Italia e i partiti del centrodestra e in quell’occasione si parlerà della candidatura nel capoluogo adriatico. Su venti Comuni dove si vota, noi chiederemo solo Pescara». Poi, ha aggiunto: «Non credo che Forza Italia possa dire di no, a meno che non voglia rompere».

Insomma, il Nuovo centrodestra non rinuncia alla candidatura di Testa, nonostante i dirigenti nazionali di Forza Italia abbiano ribadito che sarà ricandidato il sindaco uscente. «Insistiamo su Testa», ha osservato la Chiavaroli, «perché riteniamo che sia il candidato più forte». La coordinatrice di Ncd ha poi escluso una terza candidatura per far mettere d’accordo la coalizione. Giovedì scorso, era emerso il nome del leader di Pescara futura Carlo Masci, ma la Chiavaroli lo ha subito scartato. «Non c’è spazio per una terza candidatura», ha sottolineato, «Masci si è dichiarato sempre indisponibile a candidarsi come sindaco e comunque per una soluzione del genere non c’è più tempo, avremmo dovuto discuterne prima». La Chiavaroli ha concluso dicendo di essere moderatamente ottimista: «Penso che la ragionevolezza prevalga in politica».

Ma Albore Mascia ha anche altri problemi da risolvere. L’Udc sta per lasciare la coalizione di centrodestra, per andare con il centrosinistra. I centristi pescaresi stanno attendendo gli esiti del congresso nazionale dell’Udc che si è aperto ieri e che terminerà domani. In quella sede, i vertici del partito indicheranno la nuova linea politica. E ieri Menna ha già fatto sapere di non volersi schierare con il centrosinistra.

Ma i centristi pescaresi sono orientati diversamente. Il capogruppo dell’Udc Ppe Vincenzo Dogali ha già fatto sapere che chiederà al partito nazionale una certa autonomia di decisione. L’Udc ha infatti intenzione di appoggiare la candidatura dell’esponente del Pd Luciano D’Alfonso nella corsa alla presidenza della Regione. «Non si può non appoggiare la candidatura di un pescarese», ha spiegato Dogali. La scelta di campo avrà, di conseguenza, anche effetti su Pescara. I consiglieri comunali dell’Udc Dogali, Vincenzo Di Noi e Licio Di Biase, del resto, hanno già manifestato da tempo la loro contrarierà alla candidatura di Mascia. Non si sono espressi, invece, su un eventuale alternativa di Testa. Ma è probabile, a questo punto, che l’Udc appoggi il candidato del centrosinistra.

Il primo effetto di questo probabile cambiamento potrebbe registrarsi subito. Il Pd continua a raccogliere le firme per le dimissioni in blocco di almeno 21 consiglieri per far cadere in anticipo Mascia. Di Biase non ha ancora firmato. «Sto meditando, deciderò entro martedì prossimo», ha rivelato. Ma c’è un fatto che il centrosinistra ha trascurato. Nel caso Mascia dovesse decadere, il decreto di nomina di un commissario potrebbe arrivare successivamente al limite dei 90 giorni dalle elezioni stabilito dalla legge, facendo così rinviare di un anno la tornata elettorale.

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