Chieti, Bisenti, Torrebruna... Metà territorio è in dissesto

Le nevicate delle scorse settimane hanno aggravato la cronica fragilità idrogeologica della regione Servirebbero subito 80 milioni per rimettere in sesto un sistema stradale fortemente danneggiato

PESCARA. Frane senza fine in Abruzzo. Alla fragilità storica del territorio, nelle scorse settimane si è sovrapposto il maltempo. Con il gelo e l’incredibile carico di neve che stanno producendo smottamenti e fenomeni franosi in tutta la regione. Per il governatore Luciano D’Alfonso, solo per riparare le strade occorrerebbero subito 80 milioni d euro (vedi intervista a fianco). Ma vediamo nel dettaglio le principali criticità.

TERAMO Dal 26 gennaio la Provincia ha emanato 22 ordinanze di chiusura parziale o totale di altrettante strade. Mercoledì scorso la collina di Mezzanotte, alle porte di Teramo, ha cominciato a premere sul Lotto zero, che è stato prima chiuso e poi sequestrato, nel tratto che dal capoluogo porta a Montorio. Sgomberate 25 famiglie a Ripe di Civitella: è in movimento un fronte di 50 ettari di terreno che minaccia tutto l'abitato, già minato dalla frana di due anni fa.

ATRI Sono altrettante, 25, le famiglie sgomberate nel complesso in territorio di Atri. Le zone più colpite sono Casoli, contrada Cona, la zona adiacente all'ospedale, via Canala, Villa Ferretti. E così 25 famiglie, l'altroieri mattina, hanno fatto in velocità i bagagli e sono state trasferitie all'hotel Felicioni a Pineto e all'hotel “La Lanterna” a Silvi. I disagi alla viabilità nella zona nono notevoli: sulla statale 553 che collega Silvi ad Atri tra la Cona e contrada Cavalieri si viaggia a senso unico di marcia a causa di smottamenti del terreno. Cedimenti anche sulla Atri-Treciminiere e a Silvi Paese dove è franata una parete di collina sotto alcune abitazioni in via San Rocco. Paura anche sulla provinciale 28 dove in alcuni punti la carreggiata si è aperta per 40 centimetri.

BISENTI La frana il cui video è diventato virale sul web è quella della Sp 365 nei pressi di Bisenti. Si vede la strada che sprofonda per decine di metri in un burrone. Non va meglio nel territorio di Castiglione Messer Raimondo: a San Giorgio la Sp32 è franata in tre punti e i cittadini devono passare per Villa Degna di Penne e ricongiungersi con la 81 e arrivare quindi a Castiglione. Anche in questo caso le immagini della frana sono impressionanti: la strada si è praticamente disintegrata. Undici famiglie sono rimaste isolate. Danni ingenti si segnalano anche nel territorio di Bellante.

Le frane, peraltro, indirettamente stanno causando altri danni. Gli smottamenti rompono le condotte dell'acquedotto. Ieri alle 6,30 si è rotta l'adduttrice di Roseto all'altezza di Masseria Cerulli, vicino Castelnuovo. Il danno è stato riparato nel pomeriggio, ma nel frattempo sono rimasti senz'acqua centri come Bellante e Sant'Omero.

PESCARA Punteggiato da numerosissimi smottamenti e frane, l'intero territorio pedemontano della Majella e del Morrone. Le situazioni più precarie si registrano sulla provinciale interna che collega la Tiburtina Valeria alla 457 per Caramanico Terme-Sant'eufemia e sul tratto che unisce Bolognano con la sua frazione di Musellaro. Qui si è verificata la situazione più gravosa che ha costretto la Provincia a chiudere completamente la bretella costringendo gli automobilisti a percorrere ben 10 chilometri per raggiungere il centro di Bolognano, passando per Tocco da Casauria, in luogo dei normali tre.

Ieri il presidente della Provincia Antonio Di Marco e la sindaca Silvina Sarra hanno eseguito un sopralluogo in un altro punto critico della provinciale per Musellaro che presenta un fronte di frana di oltre 50 metri. La carreggiata è stata ridotta ma le condizioni della strada sono precarie. Anche qui si rischia di il blocco totale. I due amministratori si sono intesi per tenere sotto controllo il punto ed eseguire un monitoraggio continuo sulle condizioni della frana.

CIVITELLA CASANOVA Anche l'area vestina e pedemontana del Voltigno continuano ad essere sotto scacco. A Civitella Casanova resta sotto attento monitoraggio il movimento franoso di circa 700 metri che si è sviluppato in contrada Santa Maria. Un'abitazione è stata evacuata, altre quattro sono state messe sotto stretta osservazione. Il sindaco Oreste Di Lorenzo ha chiuso le strade comunali di contrada Fosso Secco e Santa Maria.

VILLA CELIERA È in sofferenza tutto il versante alto di Villa Celiera. Sono almeno 19 le contrade colpite da frane e smottamenti. Le situazioni più critiche sono quelle di contrada Mallo, dove è stata chiusa la strada all'ingresso di Mallo sud, di Collalto, dove un lungo tratto stradale è stato letteralmente risucchiato dallo scivolamento del terreno. In contrada Colletrotta, sulla strada provinciale che da Penne porta a Farindola, in diversi punti si sono verificati smottamenti e frane.

CHIETI Sono otto le frane che hanno colpito la città di Chieti. L’elenco inizia con il cedimento di un muro di cinta in via Don Minzoni, lo scorso 18 gennaio: la muratura si schianta contro la parete di un appartamento del civico 22 e la sbriciola. Poche ore prima è crollato un muro di contenimento nel parcheggio condominiale tra via Trieste Del Grosso e via Mattoli. Vengono evacuate quattro famiglie. Dopo due giorni si apre una voragine in viale Amendola: la strada viene chiusa al traffico. Pochi giorni fa l'ulteriore cedimento in via Santa Maria Calvona, che danneggia il sistema di regimentazione delle acque fognarie appena realizzato. E frana pure un altro tratto già transennato di via Modesto Della Porta. Per queste ultime due vie il Comune continua a sollecitare Regione e ministero dell'Ambiente affinché vengano erogati i finanziamenti promessi ed inseriti nel Piano operativo della Regione (1.180.000,00 euro). Poi venerdì una voragine profonda quasi 10 metri si apre in via Silvino Olivieri, inghiottendo un palo della filovia in seguito alla rottura di un tratto fognario. Sabato sera cede un altro tratto della strada provinciale Madonna Della Vittoria, già colpita da almeno sette frane. Infine, ieri, su via Gran Sasso si apre ancora una voragine nel giardino condominiale del civico 92, a causa sempre di una rottura di un tratto della rete fognaria.

TORREBRUNA L’emergenza frane riguarda anche l’Alto Vastese. A Torrebruna il costone della montagna è franato sulla Provinciale 212, che collega il paese a Castiglione Messer Marino. In questa zona la strada provinciale tra Fraine e Castiglione è franata due anni fa. Tra Castiglione e Montazzoli (sp 152) ci sono due enormi smottamenti, tra Schiavi e Castiglione (sp 158) il manto stradale è scomparso.

L’AQUILA Le ultime scosse nella zona dell'Alto Aterno hanno accelerato alcuni movimenti franosi nell’Aquilano. E' il caso della frana del mese scorso a Ortolano, nel comune di Campotosto. Qui la montagna a fianco della statale ha ceduto per centinaia di metri. Un altro cedimento si è avuto, pochi giorni fa, sulla strada 260 per Montereale, mentre alcune frane in passato avevano interessato il passo delle Capannelle e, sul versante opposto, la zona tra la Madonna d'Appari e Assergi. Dopo il sisma è stato necessario intervenire con le barriere per bloccare il rischio frana a Calascio, mentre Fossa ancora fa i conti col movimento franoso che coinvolge la cava all'ingresso della parte antica.

MARSICA Sono numerose le frane ancora attive nel territorio marsicano. Come quelle sulla provinciale 89 che collega Sante Marie con la frazione di Santo Stefano, mentre nella strada tra il capoluogo e la frazione di Scanzano si viaggia a senso alternato. Difficoltà si registrano anche sulla Turanense, tra Carsoli e la provincia di Rieti, e sulla statale 27 del Cavaliere, ai piedi di Oricola. Chiusa da anni la strada provinciale 5 che collega Raiano a Vittorito. Il tratto di strada è stato inibito al traffico a causa di un costone di roccia che rischia di franare.

(Hanno collaborato Walter Teti, Francesco Bellante, Edoardo Raimondi, Raniero Pizzi, Pietro Guida )

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