Chiusura tribunali, gli avvocati contro il governo Monti

La protesta del Consiglio degli ordini forensi dopo le soppressioni delle sedi di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona disposte con la Spending review: “Dal governo uno strappo grave e incostituzionale”

L’AQUILA. Il Consiglio degli ordini forensi d’Abruzzo, vista la soppressione dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona e delle sezioni distaccate di Ortona, Giulianova, Atri, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Penne e Atessa, con contestuale assegnazione dei magistrati, del personale amministrativo e del personale di polizia giudiziaria alle sedi dell’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, in una dura nota evidenzia come il governo Monti, «con atto di cieca ed abnorme determinazione e nel disprezzo assoluto del dettato Costituzionale e della volontà parlamentare si è discostato dai principi di buona e giusta amministrazione».

Gli avvocati spiegano che «il governo con l’adozione di tagli lineari ed immotivati, ha determinato una lacerazione ulteriore del tessuto sociale e democratico ed ha rinunciato all’esercizio di una funzione di garante del diritto insopprimibile di tutti i cittadini ad una giustizia di prossimità; il comportamento del Governo, per questi motivi, non può essere condiviso o soltanto tollerato. Su queste premesse, gli Ordini forensi abruzzesi, rinnovano l’impegno ed il sostegno volto alla declaratoria di illegittimità costituzionale del decreto di soppressione degli uffici giudiziari di prossimità ed in particolare dei Tribunali Abruzzesi ed alla raccolta delle firme per la proposta di iniziativa popolare per la riforma della geografia giudiziaria. Si invitano, ancora una volta, i parlamentari, il presidente della Regione, i consiglieri regionali, i presidenti delle Provincie, i consiglieri provinciali, i sindaci, le forze politiche sociali e sindacali tutte, ad assumere ogni iniziativa opportuna e necessaria affinchè sia rispettata la volontà parlamentare ed il diritto dei territori ad una giustizia di prossimità, celere ed economica».

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