Cimiteri, l’Anticorruzione esamina l’appalto

Il Comune chiama l’organismo guidato da Cantone per verificare la correttezza del contratto con Fidia

PESCARA. L’amministrazione comunale ha deciso di rivolgersi all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, per verificare la correttezza delle procedure per il rinnovo dell’appalto per la gestione dei due cimiteri cittadini. La notizia è emersa ieri durante i lavori della commissione Vigilanza, in cui si è parlato proprio del project financing che il Comune sottoscrisse nel 2006 con la società Fidia e che ora ha rinnovato per altri due mesi, fino al prossimo 31 marzo, in quanto la convenzione era scaduta il 4 febbraio scorso. In commissione ci sono state le audizioni del dirigente ai Lavori pubblici Pierpaolo Pescara e del responsabile del procedimento Raffaele Caruso. Dalla riunione, quindi, è venuto fuori che l’ente avrebbe richiesto all’Anac, l’organismo guidato da Raffaele Cantone cui è stata affidata la competenza in materia di vigilanza dei contratti pubblici, un parere per ciò che riguarda i rapporti con Fidia. Tra l’altro, di recente è stato istituito un gruppo di lavoro per rimodulare il vecchio piano finanziario dell’appalto.

Appalto che prevede anche la realizzazione di nuovi loculari nel cimitero di Colle Madonna, da mesi senza più posti liberi. Nell’ottobre scorso, in proposito, il consiglio comunale ha adottato la variante al piano regolatore per la realizzazione dei loculari e ora, dopo le osservazioni, il provvedimento dovrà tornare in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

E il via libera non sembra essere così scontato. Al punto che ieri i consiglieri di opposizione hanno richiesto un parere all’Avvocatura comunale su ciò che potrebbe accadere se il consiglio comunale non dovesse approvare la variante al prg.

«Vogliamo sapere cosa rischia il Comune», ha affermato il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, «nel caso in cui la variante al prg non dovesse essere approvata, la società potrebbe richiedere un risarcimento danni?».

La decisione dell’amministrazione di rivolgersi all’Anac è apparsa, ai consiglieri di opposizione, come un tentativo di tutelarsi nei confronti di un appalto che ha suscitato negli ultimi mesi un vespaio di polemiche.

Il centrodestra ha più volte contestato il project financing con la Fidia. In particolare, per le tariffe, considerate troppo onerose per i cittadini, applicate dalla società per le tumulazioni e per l’acquisto di loculi, cappelle e sepolcreti. Polemica cominciata addirittura nel gennaio 2013, quando a guidare la città c’era l’amministrazione Mascia. L’allora assessore Isabella Del Trecco scrisse una lettera alla Fidia evidenziando i prezzi, a suo dire, troppo alti applicati ai parenti delle persone decedute. ©RIPRODUZIONE RISERVATA