Cimitero, lapidi spaccatee a terra un tappetodi escrementi di piccione

Lapidi spaccate, escrementi di piccioni e sporcizia. Una parte del cimitero dei Colli di Pescara da mesi ormai è abbandonata all'incuria nonostante le lamentele dei cittadini

PESCARA. Lapidi spaccate, escrementi di piccioni e sporcizia: è una parte del cimitero dei Colli di Pescara, quella gestita dai frati cappuccini, e lasciata da mesi abbandonata all'incuria nonostante le lamentele di vari cittadini.

Alcune lapidi sono quasi distrutte, a terra c'è tanta sporcizia e addirittura, come racconta un cittadino che più volte ha chiesto chiarimenti, gli uccelli avrebbero anche nidificato in alcuni loculi.

Il degrado corre lungo il camposanto dove i lumini sono a terra e il pavimento è tappezzato dagli escrementi e nessuno va a pulire da tempo.

E' lo stato indecorso in cui alcune famiglie sono costrette a raggiungere il cimitero vecchio di Pescara e a fermarsi per andare a trovare i propri cari defunti.

I piccioni si infilano tra le tombe, sostano nell'ambiente umido che hanno sporcato con gli escrementi. Nonostante le lamentele e le rassicurazioni ricevute, quella parte del cimitero resta ancora in uno stato di degrado e, dove, quello che colpisce è soprattutto la presenza di lapidi spaccate in due. In una, il nome del defunto sulla lapide è diviso in due e a stento si riesce a leggere. I cittadini raccontano che la situazione va avanti almeno da giugno, mese in cui si sono recati dai frati cappuccini che gestiscono quella parte del cimitero, per chiedere, giustamente, che venisse ripulito. Ma, nonostante le promesse, non è stato fatto nulla e lungo i loculi è un pantano.

Qualcuno ha anche cercato di pulire gettando un secchio d'acqua che, però, con gli escrementi e la sporcizia a terra ha soltanto peggiorato la situazione. Adesso, chi va a trovare i propri cari defunti non può sostare in quell'ambiente indignitoso per un camposanto.

I cittadini chiedono al più presto che quella parte del cimitero venga pulita dal tappeto di escrementi e che si dia più dignità alla memoria dei defunti. (p.au.)

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