Città dello sport, Idv denuncia Mascia

Esposto in procura contro il sindaco che non rende note le spese per il titolo

PESCARA. Domani, Sulpizio si presenterà in procura per denunciare Mascia. Il tempo concesso dal capogruppo Idv al sindaco per avere il dettaglio di tutte le spese sostenute dall'amministrazione comunale per la candidatura di Pescara a Città europea dello sport, è scaduto. Adesso, partirà un esposto.

L'opposizione attende da mesi i documenti, resi noti solo in parte. Si sa soltanto che il Comune ha tirato fuori finora 110.000 euro. Altri 30.000 sono arrivati dalla Camera di commercio, 10.000 dalla Provincia e 77.000 dal Coni sottoforma di servizi. Ma la giunta comunale ha previsto ulteriori spese per il prossimo futuro: nel Piano delle opere pubbliche sono stati indicati stanziamenti complessivi, per quest'anno e il 2013, di 350.000 euro. Facendo la somma di tutto si arriva a 577.000 euro.

Una cifra che fa sobbalzare sulla sedia i consiglieri di opposizione, soprattutto se messa a confronto con i 1.900 euro spesi dal Comune di Firenze per ottenere lo stesso titolo di Pescara di Città europea dello sport 2012. Una differenza abissale che ha suscitato la reazione di tutto il centrosinistra. Ci si chiede: dove sono finiti i soldi che il capoluogo adriatico ha tirato fuori finora? Dalle poche carte svelate dall'amministrazione comunale emerge che i primi 60.000 euro versati al comitato promotore, presieduto dal sindaco Luigi Albore Mascia e dall'assessore allo sport Nicola Ricotta come vice, sono finiti per le spese di pubblicità, la visita di 3 giorni della commissione Aces a Pescara per verificare lo stato degli impianti e la cerimonia che si è svolta nella sala consiliare del Comune, con cena in gran gala e spettacolo della ginnasta Fabrizia D'Ottavio.

Sulpizio ha inviato più volte la richiesta a Mascia per ottenere copia delle fatture delle spese sostenute, ma invano. L'unico documento reso noto dall'ente è uno scarno bilancio del 2010 del comitato promotore. L'ultima richiesta dell'Idv della documentazione, trasformata in una sorta di diffida, risale al 13 gennaio scorso. «Le chiedo nuovamente», ha scritto Sulpizio, «di volermi consegnare formalmente l'elenco dettagliato di tutte le spese sostenute sino ad oggi dal comitato promotore e organizzatore di Pescara città europea dello sport 2012, da lei presieduto, oltre ai relativi documenti giustificativi e copia di tutti i verbali delle riunioni del comitato». Non è arrivata alcuna risposta e ieri Sulpizio ha detto basta.

«Non è più accettabile che dal mese di novembre 2010 attendo invano la consegna di tale documentazione», ha affermato, «ritengo che non sia possibile aspettare oltre e annuncio che lunedì (domani, ndr) provvederò a depositare un esposto alla procura della Repubblica al fine di accertare tali omissioni nella consegna dei documenti e con la speranza che finalmente qualcuno possa obbligare il comitato a rendere pubblici tutti i documenti». «E' grave il fatto che non si vogliano divulgare cifre e documenti», ha concluso Sulpizio, «una cosa è certa: quanti soldi buttati per una candidatura, il cui risultato è solo una bandiera appesa nella sala consiliare del Comune e che, nei fatti, non ha portato alcun beneficio alla collettività».

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