Città Sant’Angelo, soccorre un uomo e si trova una pistola puntata contro

Aiuta un uomo riverso a terra ma lui impugna l’arma e cerca di rubargli l’auto. L’uomo reagisce e mette in fuga l’aggressore

CITTA’ SANT’ANGELO. Disteso a terra, sul ciglio della strada, a fianco ad un ciclomotore fermo, in piena notte. Sembrava morto, o comunque ferito, e un automobilista di passaggio non ci ha pensato due volte a fermarsi per capire cosa fosse capitato a quell’uomo, per aiutarlo o avvertire i soccorsi. Poi però ci è voluto poco per scoprire che era soltanto una pericolosa messinscena, architettata a scopo di rapina. Il conducente della Opel Astra stava riaccompagnando a casa un’amica quando ha decelerato e ha accostato l’auto vicino al presunto ferito, senza alcuna titubanza, pensando che si trattasse di un incidente o un malore. E’ sceso e si è incamminato verso il corpo immobile, che si trovava lungo viale Petruzzi, ed è stato allora che lo sconosciuto si è alzato di scatto e gli ha puntato una pistola contro, probabilmente un semplice giocattolo. La sua intenzione era semplicissima, almeno stando alla ricostruzione fatta a posteriori. Voleva rubare il veicolo per cui si è avviato velocemente verso la Opel ed è salito a bordo, con l’intenzione di mettere in moto e fuggire via lasciando a piedi la vittima. Non ci è riuscito perché l’automobilista si è subito attivato per fermarlo: nonostante la situazione di pericolo, non si è dato per vinto e ha raggiunto lo sconosciuto che era già al volante e tra i due è nata una colluttazione che ha intimorito il rapinatore al punto tale da farlo fuggire a gambe levate, rinunciando al suo piano. Ha recuperato il ciclomotore con cui era arrivato lì ed è fuggito. La vittima del tranello ha composto il 112 e ha riferito l'assurdo episodio ai carabinieri della compagnia di Montesilvano facendo scattare le ricerche nella zona. Sebbene a quell’ora non ci fosse affatto traffico (era l’1.30), l’uomo sullo scooter non ha impiegato molto tempo a far perdere le tracce e ad allontanarsi da quell’area, che è stata passata al setaccio. Pochi gli elementi in mano ai militari dell'arma, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che hanno raccolto la testimonianza del conducente della Opel ma il tutto si è svolto rapidamente, peraltro al buio, per cui è complicato ricostruire con precisione l’identikit del responsabile dell'agguato. L'episodio inconsueto è al vaglio degli investigatori che stanno lavorando per raccogliere informazioni sul finto ferito e sul mezzo che ha utilizzato per rendere credibile la sceneggiata. Il suo progetto era quasi andato a buon fine, se non fosse stato per lo spirito di intraprendenza del malcapitato che ha avuto il coraggio e la determinazione di reagire immediatamente senza intimorirsi di fronte alla pistola.

Flavia Buccilli

©RIPRODUZIONE RISERVATA