Colanzi e le fatture di Villa Pini cancellate col bianchetto

PESCARA. Quello di Filippo Colanzi è un nome noto. Il titolare della Emoter, ai domiciliari per smaltimento illegale di rifiuti insieme alla moglie Carmen Pinti, era stato uno dei protagonisti del processo a Ottaviano Del Turco.

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La sua doveva essere una delle tante testimonianze del processo sanità.

Invece quella di Colanzi riservò uno dei tanti colpi di scena del processo sanità.

La Emoter si era occupata degli interventi a Villa Pini e, in particolare, di alcuni lavori di gabbionatura.

Dopo una prima deposizione in cui Colanzi aveva spiegato che le fatture relative ai lavori risalivano all'ottobre 2006, confermando così quanto sostenuto dalla difesa dell'ex governatore, il presidente del collegio Carmelo De Santis aveva però ordinato una nuova citazione di Colanzi spiegando in aula che "nella fatture della Emoter risultavano cancellature con il bianchetto di alcune parti delle fatture".

Quelle fatture erano ritenute fondamentali dalla difesa per dimostrare che la foto della presunta tangente consegnata da Vincenzo Angelini a Ottaviano Del Turco, a Collelongo, non risaliva al 2 novembre 2007, come sostenuto dall’accusa, ma in un arco di tempo precedente, compreso tra il giugno e il novembre 2006. Tornato in aula Colanzi si difese dicendo che quelle cancellature erano state dovute a problemi tecnici del programma del computer confermando che i lavori di gabbionatura risalivano al 2006. Una tesi che, alla fine del processo, confermando invece l'impianto accusatorio.