Colle Pineta ricorda i nove martiri

Cerimonia con le scuole, presente anche uno dei sopravvissuti all’eccidio

PESCARA. Una cerimonia d’eccezione, quella di ieri nella scuola primaria dell’istituto comprensivo di Pescara 7, in via Colle Pineta, per ricordare la fucilazione di 9 partigiani della formazione Palombaro (dal nome del paese della provincia di Chieti da cui alcuni di essi provenivano, mentre altri erano di Chieti) uccisi l’11 febbraio 1944, in seguito ad una sentenza di un tribunale di guerra tedesco.

Già, poiché ieri alla cerimonia ha partecipato anche uno dei sopravvissuti, Guido Grifone, di 98 anni. Grifone, infatti, negli anni passati, seppur invitato, aveva sempre rifiutata la partecipazione. «Troppo dolorosi» definiva quei momenti drammatici di 72 anni fa, Grifone. Ma ieri deve evidentemente aver ceduto alle richieste di partecipazione e ha ricordato i suoi 9 amici caduti per mano tedesca, di fronte agli studenti, ai genitori e alle autorità presenti (tra queste, il sindaco Marco Alessandrini e il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli).

Toccante anche l’intervento di Alessandra Santarelli, nipote di Stelio Falasca, uno dei nove partigiani fucilati, la quale ha ripercorso le difficoltà che hanno dovuto affrontare i familiari dei partigiani uccisi, successivamente alla loro morte. Gli studenti delle quinte classi che ieri hanno partecipato alla cerimonia, guidati, nel percorso intitolato Guerra e pace, dagli insegnanti Piera Basile, Anna Maria Tatasciore, Rita Del Beato, Michelangelo De Cristofaro e Michela Augelli, hanno cantato, col musicista Vincenzo Buca, alcune canzoni, quali Marcondiro ‘ndero, Girotondo intorno al mondo e Mettete dei fior nei vostri cannoni.

E se la cerimonia si era aperta con il canto dell’inno della scuola, seguito poi dalla benedizione del Cippo, la conclusione ha visto il tradizionale passaggio del testimone, una valigia come simbolo di viaggio, dalle classi quinte alle classi quarte. «L’iniziativa è andata bene», ha commentato al termine la dirigente scolastica Santilli. «C’è stata molta partecipazione », ha continuato Santilli, «ed è molto importante preservare la memoria e la conoscenza, fondamentali anche per il rispetto delle regole».

Alla cerimonia di ieri, oltre a Santarelli, nipote di Falasca, come erede di alcuni dei partigiani uccisi ha preso parte anche Franca Di Natale, figlia di Raffaele, uno dei nove partigiani trucidati. Gli altri partigiani fucilati furono Pietro Cappelletti, Nicola Cavorso, Massimo Beniamino Di Matteo, Aldo Grifone, Alfredo Mario Grifone, Vittorio Mannella e Aldo Sebastiani.

Vito de Luca

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