Colle pineta ricorda i nove partigiani uccisi

Cerimonia di commemorazione nel cortile della scuola elementare Gli alunni depongono la corona con il tricolore accanto al cippo della memoria

PESCARA. La memoria dei bimbi della scuola elementare di Colle Pineta è conservata in una vecchia valigia con le stringhe in cuoio: lì dentro sono custoditi i documenti, le lettere e i libri che raccontano il martirio dei nove partigiani che furono fucilati dai tedeschi l’11 febbraio di sessanta anni fa. Oltre alle testimonianze storiche di una delle pagine più tristi della Resistenza abruzzese, gli alunni delle classi quinte hanno riposto nella borsa anche un gomitolo rosso e una copia della Costituzione, per poi consegnarli agli studenti delle quarte durante la cerimonia ufficiale che si è svolta ieri mattina nel cortile della scuola “11 Febbraio '44” di via Colle Pineta.

All’incontro per non dimenticare Pietro Cappelletti, Nicola Cavorso, Massimo Beniamino Di Matteo, Raffaele Di Natale, Stelio Falasca, Aldo e Alfredo Grifone, Vittorio Mannelli e Aldo Sebastiani hanno partecipato i ragazzi dell’istituto comprensivo numero 7 (scuola primaria e media Antonelli), la dirigente scolastica Assunta D'Emilio, il presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore comunale alla Cultura Giovanna Porcaro e il consigliere provinciale Graziano Zazzetta. Dopo la tradizionale benedizione da parte del parroco Don Nino e la recita delle preghiere, gli alunni hanno deposto la corona con il tricolore davanti al cippo che ricorda il luogo dove vennero fucilati, uno alla volta, i nove palombari. Poi, tutti insieme, si sono stretti in un minuto di silenzio in memoria dei caduti. «L'istituto comprensivo 7», ha detto il presidente Testa, «più di tutti dà importanza al filo della memoria, passando il testimone dalle classi quinte che escono alle quarte che dovranno occuparsi, a loro volta, di gestire la manifestazione per l'anno seguente. Gli eccidi di Bussi sul Tirino del 14 dicembre 1943 e di Pescara dell’11 febbraio 1944 rappresentano una brutta pagina di storia che abbiamo il dovere di non dimenticare». «Ricordare il martirio dei nostri fratelli che si sono sacrificati per la nostra libertà è un nostro dovere», ha aggiunto l’assessore Porcaro, «dobbiamo ricordare gli eroi della Resistenza, del Risorgimento, della Shoah e delle Foibe, affinché simili tragedie non facciano più parte della nostra storia. Pescara continuerà a tramandare la memoria degli uomini e delle donne simbolo: è dovere delle istituzioni, ma anche delle famiglie e degli insegnanti». Nel corso della cerimonia sono stati ricordati anche Monsignor Emilio Venturi, il parroco che raccolse gli ultimi aneliti e le testimonianze dei nove partigiani di Colle Pineta e Floriano Finore, uno dei tre giovani risparmiati dalla fucilazione. (y.g.)

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