Comune, assistenza gratis per la demenza senile 

Aperto un centro per aiutare 20 pazienti e i familiari che li accudiscono Il servizio sperimentale resterà in funzione per tutto l’anno, al via le domande

PESCARA. È in funzione un centro al servizio dei pazienti con demenze senili e dei familiari che li accudiscono. Lo hanno attivato, in via sperimentale, il Comune e la fondazione Luca Romano onlus, stipulando un accordo di collaborazione per la durata dell’intero anno. Il servizio si svolge nella sede della fondazione, in via dei Sanniti 3 (telefono 085/694005), nei giorni di lunedì, dalle 9 alle 14, mercoledì, dalle 15 alle 20 e venerdì, dalle 9 alle 14. Si può presentare la richiesta di assistenza utilizzando l’apposita modulistica sul sito del Comune o rivolgersi all’ufficio Politiche per il cittadino e programmazione sociale aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12; martedì e giovedì, dalle 16 alle 17. La referente è la dottoressa Simona Proietto (telefono 085/4283320).
L’iniziativa è stata presentata ieri dal sindaco Marco Alessandrini, dal presidente della commissione Politiche sociali Tonino Natarelli, da Roberta Pellegrino funzionario del settore Politiche sociali, alla presenza del professor Filippo Maria Ferro, neuropsichiatra, già ordinario di Psichiatria all’università D’Annunzio, membro del comitato scientifico della fondazione Luca Romano, e di Carla Cotellessa psicoterapeuta e criminologo clinico, coordinatrice degli interventi di Psicoterapia per la stessa onlus. Assente per motivi di salute, invece, l’assessore alle politiche sociali Antonella Allegrino.
L’assessore ha comunque fatto recapitare il suo intervento scritto. «Gli ultimi dati», ha fatto presente, «attestano che oltre un quinto della popolazione anziana pescarese è colpita da demenze e disabilità, circa 28mila in tutto l’Abruzzo. Una tendenza che è in aumento soprattutto in città come Pescara, dove sono presenti circa 30mila persone, dai 65 anni in su, con un’incidenza del 23,08 per cento sulla popolazione totale».
Malati e familiari saranno aiutati da uno staff competente composto da assistente sociale, psicologi e terapisti. Gli obiettivi sono quelli di garantire sostegno alle famiglie che assistono persone affette da demenza senile in fase iniziale, evitando loro eccessivi carichi di stress, innalzando il livello della qualità della vita in ambiente domestico. Sono previste attività di socializzazione, aggregazione, recupero e sostegno in favore delle persone che si avviano verso una situazione di demenza. Sono quindi a disposizione laboratori; attività specifiche per il miglioramento dell’autonomia delle persone affette da demenza; attività di socializzazione, ricreative e di educazione motoria; spazi di consulenza, di orientamento e di ascolto; un gruppo di sostegno alle famiglie.
«La rete di protezione sociale del Comune», ha fatto notare Alessandrini, «ha quindi una maglia in più, perché vogliamo dare una risposta al problema dell’aumento delle patologie legate all’avanzare dell’età». «Obbligo dell’amministrazione», ha aggiunto Natarelli, «è proteggere le fasce deboli e i soggetti più vulnerabili visto l’aumento di tali patologie. Ho già avuto un contatti con la presidente dell’Ordine dei medici, affinché venga avviata una campagna di sensibilizzazione sui medici di base con l’obiettivo di informare le famiglie sull’esistenza di questo servizio».
«La presa in carico di 20 famiglie è riduttiva rispetto al numero di persone interessate da queste patologie», ha precisato Ferro, «ma se questi nuclei familiari vengono assistiti attraverso un modello che ha un senso e una tenuta, l’esperienza servirà da esempio più di qualsiasi campagna di informazione e si andrà incontro ai bisogni del paziente». (a.s.)
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