Comune, dirigenti a casa se Mascia viene silurato

Le dimissioni dei consiglieri possono far cadere la giunta, ma ne manca una Il direttore Ilari e il responsabile dei Lavori Trisi già pronti ad andare via

PESCARA. Sei dirigenti con contratti a termine, tra cui il direttore generale del Comune Stefano Ilari. Tutto lo staff tecnico del sindaco. Nonché i responsabili dell’Aurum e della gestione degli impianti sportivi comunali: sono tutti con le valigie in mano. Pronti ad andare via, se Mascia dovesse effettivamente decadere con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. Maggioranza quasi raggiunta, perché manca solo una firma per mandare a casa l’intera giunta. Quella firma potrebbe arrivare oggi o domani dai consiglieri Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista) e Fausto Di Nisio (indipendente) ancora incerti se sottoscrivere le dimissioni o no. L’ultimo giorno utile per rassegnare le dimissioni è oggi. Ma non è solo il sindaco ad essere in bilico, anche tutto il personale dirigenziale assunto con contratti fiduciari che scadono alla fine del mandato del sindaco. La scadenza naturale è fissata al prossimo giugno, con le dimissioni dei consiglieri, invece, i dirigenti dovrebbero andare via in settimana. Nell’elenco figurano il direttore generale Stefano Ilari; il dirigente ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni Fabrizio Trisi; il direttore del dipartimento Area tecnica Amedeo D’Aurelio; il responsabile della Ragioneria generale Giovanni D’Aquino; la dirigente al Personale Maria Gabriella Pollio. E poi, ancora, tutti gli articoli 90 dello staff di fiducia dell’ufficio del sindaco, tra cui Valerio Mammarella e Simone D’Alessandro; la direttrice dell’Aurum Annarita Della Penna; il responsabile della gestione degli impianti sportivi Gianluca Vianale.

La macchina amministrativa, insomma, rischia di fermarsi di botto con l’uscita di scena di tutti questi dirigenti. In particolare, appare fortemente a rischio il settore dei Lavori pubblici, dove vengono gestiti i vari cantieri della città. Le opere in corso potrebbero addirittura fermarsi senza una guida amministrativa.

Ma per i consiglieri di opposizione, che hanno già firmato le dimissioni davanti al notaio Massimo D’Ambrosio, appare un dettaglio trascurabile. Per loro è più importante mandare a casa il sindaco, definito «dannoso» per la città. Oggi il vice capogruppo del Pd Enzo Del Vecchio, organizzatore di questa iniziativa, farà il punto in una conferenza stampa. Ieri, invece, è intervenuto il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio. «Non c’è nessuna congiura contro Mascia», ha detto, «e tantomeno manovratori o obiettivi oscuri. Si tratta esclusivamente di un’iniziativa politica alla luce del sole, perseguita da tempo e dettata dall’inadeguatezza e anche dalla dannosità di questa amministrazione».

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