Comune, diritti di superficie in vendita a 8 mila cittadini

Sono interessati al riscatto i proprietari di appartamenti costruiti nelle aree Peep L’amministrazione conta di incassare tra i 16 e i 20 milioni di euro, già partiti i primi inviti

PESCARA. L’amministrazione comunale,alla continua ricerca di risorse economiche per far quadrare il bilancio e per avviare gli investimenti promessi e rimasti sulla carta, ha escogitato un altro modo per fare cassa. Venderà i diritti di superficie a tutti quei proprietari di appartamenti che ne sono sprovvisti. Si tratta di 8mila famiglie che hanno acquistato un alloggio nelle cosiddette aree Peep, i Piani di edilizia economica e popolare.

L’assessore al bilancio Eugenio Seccia spera di ricavare da questa operazione, già tentata in passato ma con scarso successo, tra i 16 e i 20 milioni di euro. Ammesso, però, che tutti i proprietari siano disponibili all’acquisto. Ogni diritto di superficie costa tra i 2 e i 3mila euro, a seconda delle dimensioni dell’alloggio. «Gli incassi», ha rivelato l’assessore al bilancio Eugenio Seccia, «verranno utilizzati per incrementare il titolo secondo del documento contabile, cioè le spese riservate agli investimenti».

Sono tantissime le famiglie che hanno acquistato una casa nelle aree Peep senza diritto di superficie. Ma chi non ha questo diritto non può vendere l’immobile o trasferirlo agli eredi. I cittadini interessati verranno avvertiti con una lettera del Comune che li invita a contattare gli uffici per procedere al riscatto. «Nei giorni scorsi», ha fatto presente Seccia, «sono state recapitate le prime 600 lettere nella zona di Colle Breccia e ora verrà spedito un altro blocco di 800 a San Donato-Fontanelle. Stanno già arrivando le prime richieste di cittadini interessati, vista anche la convenienza della proposta e i vantaggi per gli utenti».

Questo sistema di cedere aree senza diritto di superficie è rimasto in vigore fino a una decina di anni fa. Il Comune assegnava le aree alle cooperative per la realizzazione di abitazioni, ma ne conservava il diritto di superficie. Chi acquistava casa poteva in un secondo tempo riscattare il diritto per procedere poi alla vendita dell’immobile o al trasferimento agli eredi. Tempo fa i tecnici dell’ente, il dirigente Tommaso Vespasiano e il funzionario Aldo Di Prinzio, hanno effettuato una sorta di censimento e hanno scoperto che sono rimasti 8mila cittadini senza diritti di superficie che potrebbero essere potenziali acquirenti.

Ma il consigliere del Pd Camillo D’Angelo, ex vice sindaco nella passata giunta, non è ottimista. «Questa operazione era stata già tentata in passato, ma non aveva dato buoni risultati», ha affermato, «per procedere all’acquisto di un diritto di superficie è necessario l’accordo di tutti i condomini. Può essere interessato solo chi vuole costruire un altro stabile».

Dello stesso avviso il vice capogruppo del Pd Enzo Del Vecchio. «Il riscatto poteva essere esercitato anche prima», ha osservato, «se l’amministrazione è arrivata ad annunciare questa operazione, vuol dire che è con l’acqua alla gola».

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