Comune Pescara, spesi 23 mila euro per un progetto già esistente

È stato chiamato un architetto per il prg portuale. Ma il Pd denuncia: il documento è pronto

PESCARA. Spunta un'altra spesa contestata dell'amministrazione Mascia. E' la parcella da 23.800 euro pagata all'architetto Concetta Di Cicco per redigere il Piano regolatore portuale. Uno strumento indispensabile per lo sviluppo dello scalo marittimo di Pescara, ma per il Pd si tratta di una spesa «inutile», che si va ad aggiungere ai 460mila euro (110.000 già stanziati e 350.000 da stanziare quest'anno e il prossimo) per il titolo di Pescara Città europea dello sport, ai 75.250 per la consulenza di Giordano Bruno Guerri, ai 18.000 per la redazione del progetto di Centro commerciale naturale.

«Il titolo della determina firmata dal dirigente ai lavori pubblici Fabrizio Trisi», sostiene il consigliere Enzo Del Vecchio, «lascia immaginare un compito immenso, se non fosse che il Piano regolatore portuale è stato già redatto, con presa d'atto del consiglio comunale (delibera 73, del primo aprile del 2009), da un gruppo di altissimi professionisti scelti con bandi di gara che hanno già visto aggiudicare l'opera».

«Inoltre», ha fatto notare il consigliere del Pd, «la valutazione della Vas, cioè la Valutazione ambientale strategica, è in corso di redazione da parte della società Med Ingegneria, come da affidamento da parte del Comune con la determina, numero 372, del 28 ottobre del 2010, a firma dell'ex dirigente Bellafronte Taraborrelli per una spesa di 23.256 euro. Il coordinamento è svolto dalla Regione e, come relazionato in consiglio comunale dall'assessore al mare Vincenzo Serraiocco, il tutto sarà concluso entro la primavera di quest'anno».

«Allora», ha fatto notare, «ben poco rimane da fare al dirigente, ma questo non lo esime dal nominarsi un tecnico a supporto, il cui compenso di 23.800 euro è addirittura superiore a quello per la redazione della Vas».

I soldi al consulente verranno versati in questo modo: acconto del 30 per cento, a conclusione della procedura di Vas; ulteriore acconto del 40 per cento, all'adozione del Piano regolatore portuale; saldo del 30 per cento, ad approvazione definitiva del Piano.

«Ma ancora più eloquente, ha affermato Del Vecchio, «è il contenuto tecnico dell'atto di incarico dove le competenze attribuite al tecnico, nominato a supporto del dirigente, risultano essere il monitoraggio procedurale e la rendicontazione delle spese; la cura dei rapporti e dei contatti; le attività di raccordo con i tecnici incaricati della redazione di specifici aspetti del Piano; il supporto al dirigente per attività e verifiche tecnico-procedurali; l'assistenza tecnica nell'ambito dei tavoli di lavoro».

«In una qualsiasi realtà amministrativa civica», ha concluso il consigliere, «questi abominevoli sprechi farebbero saltare sulla sedia chiunque e, con un gesto di dignità politico-amministrativa, farebbero assumere dal sindaco immediati provvedimenti del caso. Ma a Pescara, dove il sindaco Mascia butta 110.000 euro per la candidatura a Città europea dello sport, non ci si può attendere nulla di più».

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