Comune Pescara, tagli ai dirigenti: polemica sugli 1,8 milioni di stipendi

La giunta vara il nuovo organigramma, il Movimento 5 Stelle contesta le spese e presenta una proposta con i tagli

PESCARA. Ogni anno il Comune spende oltre 1,8 milioni di euro per pagare gli stipendi ai dirigenti. Una cifra considerata eccessiva dal Movimento 5 Stelle, che ieri ha presentato una proposta di delibera per ridurre i costi con una serie di interventi. Nelle stesse ore, la giunta Alessandrini si è riunita per approvare la nuova macrostruttura, cioè il nuovo organigramma dei dirigenti. Sono previsti alcuni cambiamenti sostanziali e qualche spostamento nei vari settori. Le posizioni dirigenziali passano da 17 a 16, ma il quadro con tutti i nomi dei dirigenti non è stato ancora reso noto.

Quasi 2 milioni di stipendi. Uno dei costi fissi più alti che il Comune sostiene per mandare avanti la macchina amministrativa è quello per gli stipendi dei dirigenti. Il Movimento 5 Stelle ha rivelato che nel 2012 l’ente ha speso ben 1.827.471 euro per le retribuzioni del cosiddetto grand commis. Una cifra che è quasi certamente lievitata l’anno scorso e quest’anno, ma le cifre non sono disponibili. «L’amministrazione comunale», ha affermato la capogruppo dei 5 Stelle Enrica Sabatini, «ha un costo troppo elevato per la collettività. Solo nel 2012, il Comune ha speso 1.827.471 euro per 18 dirigenti, cioè 186.540 euro in più rispetto al 2011. Abbiamo richiesto dati più recenti, ma non ce li hanno ancora forniti».

Esaminando le cifre del Movimento 5 Stelle, si scopre che il settore che è costato di più nel 2012 è stato quello della Ragioneria con 193.110 euro. Segue quasi appaiata l’Avvocatura, con 192.425 euro. Al di sopra dei 100.000 euro troviamo il direttore generale, con 145.650 euro, figura recentemente accorpata a quella del segretario generale; il dipartimento Attività amministrative, con 126.830 euro; poi il Patrimonio, con 107.348 euro; e la Programmazione del territorio, con 105.087 euro. Per il gabinetto dell’ex sindaco Mascia sono stati spesi 95.131 euro.

Il nuovo organigramma. Non si sa, al momento, se il nuovo organigramma dei dirigenti, varato ieri dalla giunta, comporterà qualche risparmio di spesa per l’ente. «La nuova macrostruttura», ha tuttavia affermato l’assessore al personale Sandra Santavenere, «è l’ossatura dei settori e dei servizi ed è stata disegnata ricalcando le linee di mandato dell’amministrazione Alessandrini. Avrà il compito di rendere l’operato dell’ente più capillare, dinamico, semplice ed efficiente per la comunità. Andrà a regime dal 16 novembre prossimo».

Alcuni dettagli del nuovo organigramma sono stati forniti. Le posizioni dirigenziali passano da 17 a 16. Viene eliminato il settore Politiche della casa, urbanizzazioni e demanio, i cui servizi vengono rimodulati nel settore del dipartimento tecnico. Si prevede, inoltre, il potenziamento dei servizi, che sono in tutto 50. Tra le novità, l’istituzione di un servizio dedicato alla protezione civile e alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Una volta approvato lo schema, saranno nominati i dirigenti.

La proposta di M5S. Lo schema di delibera presentato dai 5 Stelle prevede, invece, una drastica riduzione della spesa per i dirigenti a carico del Comune, attraverso la soppressione dei dipartimenti, l’accorpamento dei settori e la riduzione di almeno tre unità dirigenziali, grazie ai prossimi pensionamenti e mobilità in uscita. Nella proposta sono previste anche azioni per valorizzare il personale attraverso il superamento dei progetti obiettivo. Infine, una polemica. «Pochi giorni fa», ha detto la Sabatini, «la giunta ha modificato il regolamento delle selezioni pubbliche, eliminando il vincolo di permanenza quinquennale per i vincitori di concorso. Ci aspettiamo, come conseguenza logica, che vengano bloccate nuove assunzioni di personale».

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