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Comune, sì al progetto dell’Unicef per i bambini

POPOLI. La giunta comunale aderisce al progetto Unicef sulla difesa dei diritti dei bambini e delle bambine ed approva un programma per portare avanti le iniziative previste da quel piano denominato...

POPOLI. La giunta comunale aderisce al progetto Unicef sulla difesa dei diritti dei bambini e delle bambine ed approva un programma per portare avanti le iniziative previste da quel piano denominato «Sindaci, difensori ideali dell'infanzia». «Nell'ambito del programma amministrativo», spiega il sindaco Concezio Galli, «rivolto alla formazione del giovane cittadino e al fine di favorire un’idonea crescita socio-culturale di giovani nella piena e naturale consapevolezza dei diritti e dei doveri civili, verso le istituzioni e le comunità, è stato approvato il Regolamento comunale per l'istituzione del consiglio comunale dei ragazzi. Un’operazione che porterà avanti l'istituzione scolastica e che vedrà all'inizio del prossimo anno scolastico l’elezione degli organi di partecipazione amministrativa dei bambini: consiglio comunale, giunta e sindaco».

«Questo è il primo passo», assicura Galli, «indispensabile per concretizzare le attenzioni che l'amministrazione avrà verso i bambini in accordo con la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza». Le altre azioni in programma che diventeranno operative in sede di ratifica del progetto in consiglio comunale e che in prima istanza attengono alla partecipazione diretta dei bambini alle scelte amministrative, dovranno essere compiute con l'occhio attento al rispetto dell'infanzia. Sindaco e amministratori hanno discusso della problematica anche con la responsabile Unicef per l'Abruzzo Anna Maria Monti «che ha garantito», riprende il primo cittadino, «la sua partecipazione diretta e il suo contributo operativo a tutte le decisioni che andremo a prendere per la corretta interpretazione e applicazione dei diritti sanciti dalla Convezione Onu». Insomma, l'amministrazione popolese vuole procedere alla costruzione di una nuova «cultura dell'infanzia», che ponga il bambino al centro dello sviluppo della comunità e assuma la tutela dei diritti dell'infanzia come parametro di benessere sociale e dare l'opportunità ai bambini di esprimere pubblicamente i loro desideri e i loro bisogni e di venir educati a leggerli ed a realizzarli in chiave non solo individuale, ma sociale e solidale. «Pensiamo anche ad un futuro sviluppo della città a misura di bambino», osserva il sindaco, «dove strutture ed infrastrutture andranno progettate o modificate secondo le esigenze dell'infanzia per essere pienamente fruibili dai soggetti di quella fascia di età e non più ostacoli che frenano la loro integrazione sociale. Anche il miglioramento dei servizi a misura di bambino è un aspetto da approfondire».

Walter Teti

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