Concorso pilotato all'Arta, tre indagati

Seconda perquisizione nella sede: nei guai il direttore Fernandez

PESCARA. Con la seconda pequisizione nella sede dell'Arta in viale Marconi, scattano anche tre avvisi di garanzia. Nel mirino degli investigatori è finito un concorso per un posto da perito elettrotecnico, un concorso che però sarebbe viziato da irregolarità.

Così, gli uomini della squadra Mobile diretti da Pierfrancesco Muriana sono tornati ancora nella sede pescarese dell'Agenza regionale per la tutela dell'ambiente, portando via le copie degli hard disk dei computer e altro matierale documentale.

Ma, adesso, come disposto dal pm Gennaro Varone, per quel concorso che porta la data di quest'anno finiscono nei guai tre persone: sono il direttore amministrativo Antonio Fernandez, la dirigente Angela Del Vecchio e il precario, che poi sarebbe stato il vincitore a marzo di quel concorso Piero Pellegrini. Per i tre, l'accusa è di falso ideologico perché, sempre secondo la procura, non avrebbero rispettato le norme della commissione e le procedure regolari del concorso.

L'inchiesta è nata in seguito ad alcuni esposti presentati in forma anonima in cui si denunciavano presunte irregolarità nelle assunzioni dell'Arta. Nell'aprile scorso, gli uomini della Mobile sono stati al civico 178 che corrisponde alla sede amministrativa dell'agenzia per la tutela dell'ambiente, mentre al numero 51 risiede la parte tecnica. Richiesero un elenco di documenti da portare via su vari concorsi svolti che mettevano in ballo vari tipi di incarichi.  Ma ieri, le perquisizioni, oltre che negli uffici amministrativi dell'Arta, si sono spostate anche a casa dei tre indagati.

Non è la prima volta che le assunzioni dell'Arta destano i sospetti degli investigatori. Due anni fa, nel 2009, la procura, sempre dopo un esposto-denuncia, si concentrò su otto concorsi banditi dalla Regione e da altri enti a essa collegati. Anche in quel caso, i poliziotti della Digos inviati dal pm perquisirono la sede dell'Arta di Pescara, ma anche gli uffici di vari enti. Il reato ipotizzato all'epoca era quello di corruzione. (p.au.)

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