Conga non riottiene i beni

Sanità, no del Riesame al dissequestro di case e conti

PESCARA. Luigi Conga, l’ex manager della Asl di Chieti imputato nel processo sanità, non riavrà i suoi beni. A dirlo è il tribunale del Riesame che ha respinto la richiesta di dissequestro presentata dai legali dell’ex manager Cristiana Valentini e Carmine Verde che, in una corposa memoria, avevano chiesto di restituire all’imputato la ventina di unità immobiliari tra Chieti e Pescara, i conti correnti e i titoli. Conga è uno dei maggiori imputati nel processo in cui figurano l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco e l’ex titolare di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini: il 14 luglio 2008, data in cui l’inchiesta ha spazzato via la giunta di centrosinistra, Conga venne arrestato a bordo della Porsche Cayenne con una valigetta con circa 113 mila euro. Per quella Porsche, però, gli avvocati non hanno chiesto il dissequestro perché l’imputato, come ha ricordato anche durante il dibattimento, non ha mai detto che la macchina era sua. Il Riesame, ribaltando la sentenza della Cassazione, ha così deciso che i beni devono restare ancora sotto sequestro: si tratta di una ventina di unità di piccole dimensioni, garage e box, tra cui alcune di quattro metri quadrati, di 17 e di 13, ma anche di case di sette vani. Il tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza perché secondo i giudici c’è una «sproporzione tra i beni oggetto della misura cautelare e la situazione reddituale: una differenza in via prudenziale di oltre 300 mila euro». Una sentenza che contraddice quello che aveva detto la Cassazione che, sempre sullo stesso punto, aveva evidenziato una differenza di 65 mila euro «non rilevantissima rispetto al giro d’affari e alla capacità economica dell’indagato». Così, il Riesame accoglie la tesi del pool di magistrati formato dal procuratore capo Nicola Trifuoggi e dai pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli rigettando l’istanza degli avvocati secondo cui non c’è alcun nesso tra i beni e il reato. «Non conosco i motivi della decisione e mi riesce difficile immaginare quali possano essere stati», dice l’avvocato Valentini che assiste Conga, uno dei 27 imputati nel processo più importante della regione.

L’ex manager della Asl è accusato di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, falso, truffa ed è stato arrestato con l'accusa di aver ricevuto 6 milioni di tangenti dall'ex titolare di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini.

Recentemente Conga ha preso la parola in aula per difendersi dalle accuse e raccontare la sua versione: «La valigia era mia», ha detto, «era nella macchina chiusa e sui soldi ho già dato ampie giustificazioni alla procura: soldi in regola». Il processo sanità si è fermato a causa di problemi di salute dell’avvocato Giuliano Milia che difende Lamberto Quarta e la prossima udienza è in programma a settembre. (p.au.)

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