Contributi per pagare gli affitti sono in lista d’attesa 373 famiglie

È scaduto il termine per presentare le richieste al Comune, ora i controlli per accertare i requisiti Lo Stato ha già stanziato 2 milioni per tutto l’Abruzzo, ma gli aiuti a Pescara arriveranno a gennaio

PESCARA. Sono quasi 400 le famiglie che entro il 10 luglio scorso hanno presentato le domande in Comune per accedere ai contributi a sostegno degli affitti. Contributi che l’anno scorso erano stati bloccati, perché lo Stato non aveva stanziato neanche un euro per aiutare le famiglie con bassi redditi a pagare i canoni di locazione.

Ora questa agevolazione è tornata e il governo ha già stanziato 2 milioni di euro per l’Abruzzo proprio in vista del pagamento dei contributi. Due anni fa lo stanziamento arrivava a malapena a 200mila euro. La ripartizione dei fondi tra i vari Comuni abruzzesi, tra cui Pescara, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi. Per l’erogazione dei soldi alle famiglie se ne riparlerà all’inizio dell’anno prossimo.

Centinaia di domande. Venerdì scorso, all’ufficio Politiche della casa del Comune, erano arrivate 373 domande. Un numero lievemente inferiore a quello di due anni fa, quando si era raggiunto quota 440. Il numero è calato probabilmente perché alcune famiglie si sono scoraggiate: due anni fa hanno ricevuto solo poche centinaia di euro, l’anno scorso nemmeno un euro. Ora l’ufficio del Comune dovrà cominciare il controllo di tutte le domande per verificare la presenza dei requisiti richiesti, i valori reddituali dei richiedenti e i dati catastali degli immobili in affitto. Bisogna ricordare, in proposito, che i contributi verranno elargiti solo agli inquilini in affitto in abitazioni private.

Una volta completato l’esame, i dipendenti dell’ente predisporranno un doppio elenco di ammessi al contributo e degli esclusi. L’elenco verrà pubblicato e da quel momento gli interessati avranno 15 giorni di tempo per presentare eventuali ricorsi. Dopodiché, si potrà procedere alla stesura dell’elenco definitivo degli ammessi, divisi in fascia A, cioè i più indigenti e in fascia B, le famiglie con redditi più alti. Il Comune dovrà comunicare entro il 31 ottobre prossimo tutti i dati alla Regione. Quest’ultima, poi, invierà a Pescara il file contenente l’importo stanziato per i contributi.

Limiti di reddito. Per ottenere i contributi, gli interessati devono innanzitutto essere stati, nel 2013, titolari di un contratto di locazione di un alloggio situato a Pescara, stipulato come abitazione principale e non avente natura transitoria. Inoltre, il reddito annuo convenzionale complessivo non doveva essere superiore al limite per l’accesso agli alloggi popolari fissato in 15.853,63 euro. L’incidenza del canone di locazione sul reddito complessivo doveva essere, nel 2013, in misura non inferiore al 14 per cento, se il reddito complessivo non era superiore a 12.506 euro; o in misura non inferiore al 24 per cento se il reddito non superava i 15.853,63 euro.

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