Cordone e la doppia promessa non mantenuta

Il retroscena svelato da un rapporto dei carabinieri del Nas: annunciò lavori ma senza progetti e permessi

PESCARA. Dal fascicolo sul distretto sanitario-rsa di Cepagatti, spuntano anche due promesse non mantenuta dell’allora direttore generale della Asl Angelo Cordone. È quanto emerge da un verbale dei carabinieri Nas trasmesso al pm Gennaro Varone. I carabinieri fanno riferimento a una lettera di Cordone del 2006, con il distretto già pronto da due anni e inaugurato ma ancora chiuso. Tutto ruota intorno al cambio di destinazione d’uso dell’immobile appena costruito: da residenza sanitaria assistenziale a distretto sanitario e rsa. Un passaggio formale, acconsentito anche dall’amministrazione comunale di Cepagatti, ma poi fermato dallo stesso Cordone. Perché? Il motivo è spiegato proprio nella lettera di 8 anni fa «con la quale», dicono i Nas, «veniva prospettata di imminente emissione l’autorizzazione e l’accreditamento della rsa da parte della Regione Abruzzo, nonché la possibile ristrutturazione del distretto sanitario attraverso altri fondi». Una doppia promessa, quella di Cordone che, però, non è stata mantenuta: la rsa è ancora chiusa e abbandonata e il distretto cade a pezzi. Dalle carte dell’indagine, emerge poi «tutto lo stupore» dell’allora sindaco di Cepagatti, Michele Cantò, ascoltato come testimone, di fronte alla mutata decisione di Cordone. «Si sconosce», scrivono i Nas, «se tali fondi siano stati erogati ed eventualmente la loro destinazione, considerato che l’architetto Francesco Chiavaroli, dirigente di Cepagatti e altro testimone, ha dichiarato che agli atti del Comune, dal 2005 al 2012, nessun progetto, sia di ristrutturazione che di adeguamento strutturale, è mai stato presentato». (p.l.)