Corso Vittorio, corteo e denunce in arrivo

I residenti in assemblea hanno deciso: il 25 ottobre manifestazione contro il ritorno del traffico e poi ricorsi al Tar

PESCARA. Non una, ma due manifestazioni contro la riapertura al traffico veicolare di corso Vittorio deciso dall’amministrazione comunale. Più, eventualmente, anche qualche azione legale.

È questa la decisione presa, ieri mattina, dai cittadini che si sono incontrati sul Corso, una trentina circa, per individuare la modalità di protesta, contro le auto sul Corso, già annunciata nei giorni scorsi. Un summit che ha stabilito che per sabato 25 ottobre, alle 17, si organizzerà un raduno in corso Vittorio, seguito da un corteo che arriverà in municipio con lo scopo di farsi ricevere dal sindaco Marco Alessandrini. Ma non solo. Se il Comune non dovesse fare marcia indietro, com’è prevedibile che sarà, soprattutto dopo l’emanazione dell’ordinanza che venerdì scorso ha disposto la fine della pedonalizzazione della strada, i residenti hanno annunciato che organizzeranno «un blocco del traffico sul Corso una volta riaperta la strada». Lo ha detto l’avvocato Fabrizio Canta, titolare di un negozio su corso Vittorio.

E ieri,all‘incontro che si tenuto sulla strada, convocato attraverso il profilo Facebook, animato da Anthony Micolitti, «Corso Vittorio», c’era più di un avvocato. Poiché l’intento dei manifestanti sarà di non fermarsi alla protesta pubblica, ma di adire anche le vie legali.

«Io dico che è giusto dapprima trattare con il Comune, dialogando», fa sapere Marina De Martiis, avvocato. «Ma se la giunta dovesse procedere nel senso di far ritornare di nuovo le macchine sul Corso, allora valuteremo la possibilità di inviare una diffida. In sostanza», aggiunge De Martiis, «invieremo un lettera, firmata dai cittadini, al Comune, in cui lo si inviterà a non consentire l’aumento dell’inquinamento». E già, poiché sembra questo il possibile grimaldello individuato da De Martis per far tornare sui propri passi la giunta comunale.

«Qui si tratta di una questione di salute», sottolinea l'avvocato, che, nel 2005, insieme col marito, Camillo Fasoli, anch’egli avvocato, e anch’egli presente all’appuntamento di ieri mattina, attraverso tre associazioni cittadine, ottenne l’eliminazione del passaggio sul Corso di alcune linee di autobus. Insomma, si profila una querelle legale infinita, per corso Vittorio, dopo i ricorsi al Tribunale amministrativo regionale relativi all'utilizzo della strada alternativa che passa nell’area di risulta dell’ex ferrovia (a cui però il Comune, giovedì scorso, ha deciso di rinunciare definitivamente non ricorrendo al Consiglio di Stato). De Martiis non ha neanche escluso un ricorso al Tar contro l’ordinanza del sindaco dell’altro ieri. «Ci daranno torto, probabilmente, in quella sede», ha continuato. «Ma poi ricorreremmo al Consiglio di Stato». E mentre gli organizzatori della manifestazione del 25 ottobre («Dobbiamo chiedere le autorizzazioni necessarie, ora», ha spiegato Micolitti) attendono un’adesione al corteo anche da parte degli ambientalisti, dopo l’endorsement fatto dal delegato regionale del Wwf, Luciano Di Tizio, neanche il centrodestra ha rinunciato a farsi sentire. «Entro al fine del mese», ha annunciato il capogruppo di Pescara Futura in consiglio comunale, Carlo Masci, «faremo convocare sull’argomento corso Vittorio un consiglio comunale straordinario».

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