Corso Vittorio pedonale, si apre lo scontro

La commissione approva all’unanimità una mozione per bloccare i lavori, ma la giunta va avanti

PESCARA. Un altro no a corso Vittorio pedonale e alla strada alternativa per far transitare il traffico nelle aree di risulta. Ieri, la commissione Grandi infrastrutture ha approvato all’unanimità una mozione che impegna sindaco e giunta a fermare l’intervento. Si chiede, in particolare, di sospendere la procedura per la pedonalizzazione del corso e di avviare «uno studio sulla mobilità per verificare gli effetti che produrrebbe sul traffico la chiusura». «Occorre inoltre individuare», ha spiegato il vice presidente della commissione Salvatore Di Pino, «una valida alternativa da destinare al traffico nel caso in cui corso Vittorio venga chiuso alle auto. E occorre verificare se la strada nelle aree di risulta determini una variazione al Piano particolareggiato e, quindi, al prg e se richiede pertanto un voto del consiglio comunale».

Hanno firmato a favore di questa mozione Di Pino (Pdl), Bruno (Fli), Sulpizio (Centro democratico), Di Biase (Udc), Del Vecchio e Balducci (Pd).

Della pedonalizzazione di corso Vittorio si è occupata, sempre ieri, la commissione Ambiente, presieduta da Nico Lerri. Durante i lavori, si sono svolte le audizioni del docente di Urbanistica dell’università D’Annunzio Lucio Zazzara e del direttore di Confesercenti Gianni Taucci. Entrambi hanno espresso perplessità sul progetto di pedonalizzazione. «Il confronto», ha commentato Del Vecchio, «avrebbe potuto e dovuto meglio approfondire la questione, soprattutto dopo aver letto sulle pagine dei giornali il robusto e competente contraddittorio tenuto dall’architetto Zazzara, che ha riproposto interamente le sue perplessità verso questa operazione per l’assenza di una visione d’insieme. Invece, il capogruppo del Pdl Foschi, nell’imbarazzo generale, ha scelto di fare scena muta».

La contrarietà al progetto, secondo Del Vecchio, avrebbe diverse motivazioni. Innanzitutto, «l’assenza di un Piano traffico capace di prevedere e contenere le ripercussioni di tali radicali modificazioni». Poi, ha proseguito Del Vecchio, «l’anacronistica scelta di eliminare il traffico veicolare privato da un’arteria costruita e idonea a tenere insieme una pluralità di funzioni: veicolari, pedonali e commerciali». «Una bocciatura totale da parte della società civile», ha concluso, «che segue di pari passo quella espressa, oltre che dall’opposizione, anche da ambienti della stessa maggioranza». Nei giorni scorsi, anche l’Udc ha chiesto a Mascia di bloccare il progetto di pedonalizzazione. (a.ben.)

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