«Così tuteliamo l’intimità della donna»

Le sorelle De Florentiis: no agli uomini nella gestione del corpo femminile dopo la morte

PESCARA. Tutto è iniziato con la vestizione della salma di una ragazza di 26 anni: un’esperienza di dolore e commozione che ha segnato una svolta nel percorso umano e professionale di Paola e Lidia De Florentiis.

Le due figlie di papà Giancarlo, che dal 1955 gestisce una delle agenzie di onoranze funebri più grande della città, stanno portando avanti un progetto ambizioso: riuscire a tutelare l’intimità della donna persino nel momento più vulnerabile della sua vita, affidando la gestione del cadavere femminile alle mani amorevoli di altre donne, lasciando da parte gli uomini almeno in questo frangente.

«E’ solo l’inizio di un cambiamento più ampio», racconta con orgoglio Paola, «intendiamo metterci al servizio della donna, che nell’arco dell’esistenza dispensa amore, intelligenza e gioia, preoccupandosi di essere presentabile e in ordine in ogni occasione».

«Ho visto», prosegue Paola De Florentiis, «una volta la salma di una ragazza di 26 anni che è stata vestita da quattro uomini: hanno chiuso la porta e sono tornati fuori dopo 15 minuti. E’ stato allora che ho pensato che in questa consuetudine forse c’era qualcosa di sbagliato».

L’idea ha preso forma nel corso degli anni, concretizzandosi una manciata di giorni fa, quando è stato inaugurato il nuovo ufficio in via Lago di Scanno, alle spalle del mercato coperto di Porta Nuova.

Paola e Lidia sono riuscite a ritagliarsi il proprio spazio in un settore da sempre gestito da uomini, ma senza entrare in conflitto con il padre Giancarlo e con l’altro fratello Franco, che continuano a occuparsi della sfera maschile e degli altri servizi funebri gestendo la sede centrale di De Florentiis in via Raiale.

«Adesso», prosegue Paola, «vado in giro con un beauty in cui conservo di tutto: maquillage, spazzole e piastre per capelli. Io e mia sorella offriamo un servizio professionale che permetta di conservare la dignità e la riservatezza di ogni donna, anche da morta».

« Il mio progetto», conclude Paola De Florentiis, «prevede e garantisce a noi donne quella tutela e quella protezione che esigiamo anche nel momento più delicato della nostra vita, con tutti gli scongiuri del caso». (y.g.)

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