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Croazia, anche la Snav lascia Pescara

Dopo l’annuncio delle più importanti compagnie aeree, come Ryanair e Alitalia, che hanno già programmato un ridimensionamento delle loro rotte, ora Pescara perderà anche il catamarano per i collegamenti navali. Dal 23 luglio riprendono i viaggi per Hvar, ma sarà l'ultimo anno

PESCARA. Dopo l’annuncio delle più importanti compagnie aeree, come Ryanair e Alitalia, che hanno già programmato un ridimensionamento delle loro rotte, ora Pescara perderà anche i collegamenti marittimi estivi con la Croazia. Ieri, l’amministratore delegato della Snav Raffaele Aiello, ospite d’onore della manifestazione «Sottocosta» che si svolge al porto turistico, ha rivelato che dal prossimo anno la sua società non effettuerà più i collegamenti marittimi tra Pescara e l’altra sponda dell’Adriatico, perché le pessime condizioni dei fondali del porto potrebbero mettere a rischio le manovre di entrata e uscita dell’imbarcazione. Questa sarà l’ultima estate dei viaggi in Croazia da Pescara, a meno che non cambi qualcosa nel frattempo, cioè non venga ripristinata una profondità sufficiente nello scalo marittimo.

L’annuncio, arrivato proprio nel cinquantesimo anniversario dei collegamenti marittimi tra Pescara e la Croazia, ha sorpreso tutti i presenti, perché la conferenza stampa ieri era stata convocata per illustrare il nuovo programma dei viaggi di quest’anno che cominceranno il 23 luglio. Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, ospite anche lui ieri al porto turistico, è apparso però ottimista. Ha detto che il Piano regolatore portuale, che contiene il progetto del nuovo scalo, è in dirittura d’arrivo e che ci sono 18,5 milioni per sistemare nel frattempo questa infrastruttura.

Viaggi solo per 40 giorni. Dureranno poco quest’anno i collegamenti con la Croazia. Si comincerà il 23 luglio e si andrà avanti fino al 4 settembre. Inoltre, il catamarano raggiungerà solo Hvar e Starigrad e non più Spalato e i viaggi si svolgeranno per cinque giorni alla settimana. Insomma, sarà un collegamento a scarto ridotto, effettuato con lo stesso catamarano dell’anno scorso che può trasportare massimo 300 persone, ma senza autoveicoli. Questo è ciò che Pescara può permettersi ora con questo porto. Le partenze da Pescara, nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, sono state fissate alle 14,30. I prezzi a tratta per persona variano da 59 fino a 73 euro.

Abruzzo sempre più isolato. «Nel nostro programma delle rotte del 2017 non abbiamo inserito Pescara». Raffaele Aiello non ha usato mezzi termini per dire che la sua società sarà costretta ad abbandonare il capoluogo adriatico per le condizioni del porto. «Attualmente lo scalo ha fondali profondi 3,5-4 metri», ha detto, «ma dovrebbero essere almeno di 6,5 metri. Ogni anno è così, qui c’è il problema del dragaggio e non cambia mai nulla». Già l’anno scorso la stagione non era andata molto bene alla Snav. I collegamenti con la Croazia avevano fatto registrare circa 6.700 passeggeri, mentre l’obiettivo da raggiungere era di almeno 15.000. Niente a che vedere con i 45.000 degli anni d’oro quando D’Alfonso era sindaco di Pescara.

Deluso il presidente della Camera di commercio Daniele Becci. Il suo ente ha persino versato un incentivo per garantirsi quest’anno la rotta. «Dobbiamo rendere i collegamenti stabili anche in inverno», ha affermato. «Il porto non può essere lasciato in questa maniera», ha aggiunto il comandante della Direzione Marittima Enrico Moretti, «diciamo che le foglie di questo collegamento non sono verdi, ma marrone scuro. È necessario che si completi al più presto l’iter del Piano regolatore portuale».

«Il Piano è in arrivo». Una ventata di ottimismo è arrivata invece da D’Alfonso. «Finalmente», ha osservato, «il Piano regolatore portuale ha conosciuto la sua piena maturità presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, grazie anche alla legge Madia che abbrevia notevolmente i tempi delle procedure». Poi, il presidente della Regione ha rivelato che sono stati stanziati 3,5 milioni per un’attività straordinaria di manutenzione e altri 15 da impiegare per tagliare la diga foranea e per effettuare il dragaggio del porto.

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