Crolla un altro albero, paura ai Colli 

L’acacia ha abbattuto una recinzione e piegato il cancello di una villetta delle case ex Gescal. Intervento dei vigili

PESCARA. «Abbiamo sentito un botto tremendo. Uscendo di casa abbiamo visto che era caduto un albero nell’orto, a tre metri dalla porta posteriore di casa» nelle stradina tra via Valle San Mauro e via Valle di Rose. Grande paura, ieri pomeriggio, nella zona delle case ex Gescal dove una pianta di acacia alta più di dieci metri è crollata in strada, l’ha attraversata tutta, ed è finita sulla recinzione di una villetta a schiera, sul lato opposto. «La recinzione è stata abbattuta e il cancelletto si è piegato», dicono dalla casa interessata a questo incidente, avvenuto attorno alle 16, per fortuna senza conseguenze drammatiche, a parte i danni alle strutture.
«In questo punto», spiegano dalla villetta, «non passano le auto ma i pedoni sì, specie quando portano a spasso i cani. E anche i ciclisti sulle due ruote». Quindi il crollo dell’acacia avrebbe potuto provocare danni ben più gravi, come accaduto alla fine di ottobre in via Avezzano (a fianco al palazzo della Provincia e della Prefettura) dove il tronco di un albero si è abbattuto su una macchina e l’ha sfondata, ferendo l’automobilista seduta all’interno.
Ieri pomeriggio l’allarme è scattato subito e la zona è stata raggiunta dai vigili del fuoco, dalla polizia municipale e da un addetto del Comune, il quale ha escluso che la competenza sia di Palazzo di città, trattandosi di una zona di cui si occupa l’Ater. E, con il passare delle ore, si è provveduto a liberare la stradina dal tronco dell’acacia, che «appariva completamente secca» ai residenti. Così come si nota «un pino storto, a pochissima distanza, vicino a una cabina elettrica».
A parte «il grande spavento», il crollo ha causato dei danni e ora il proprietario della villetta si informerà per capire con esattezza a chi rivolgersi.
Non è il primo fatto del genere. Nell’ultimo periodo ci sono stati anche altri crolli, come quello avvenuto a fine novembre in piazza Grue dove una fronda abbondante di un pino (che poi si è inclinato), è caduta in strada. E a fine ottobre un pino è caduto all’interno della pineta dannunziana, poco dopo il passaggio di una scolaresca, mentre nell’area verde c’erano degli agronomi del Comune. Quell’episodio ha portato a chiudere al pubblico la riserva, per eseguire uno studio approfondito. E sempre il Comune ha dato il via a un’indagine per rilevare le condizioni di 1.075 piante. Ma intende andare anche oltre, arrivando ad analizzare 13mila alberi (i fondi previsti sono pari a 200mila euro), prendendo in considerazione quelle a rischio o con più di dieci anni.
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