D’Alfonso: mai più un’altra Bussi

Ripreso oggi il processo in cui sono imputati 19 ex vertici e amministratori della Montedison. In aula anche il presidente della Regione, ente parte civile del processo

PESCARA. Ripreso oggi in corte d'Assise a Chieti il processo di Bussi in cui sono imputati 19 ex vertici e amministratori della Montedison. L'udienza è durata una trentina di minuti e il presidente del collegio Camillo Romandini ha fissato al 2-3 ottobre la requisitoria del Pm, Anna Rita Mantini e Giuseppe Bellelli. Spazio alle parti civili e alle difese degli imputati e la sentenza è prevista prima di Natale.

All'udienza ha partecipato il governatore Luciano D'Alfonso che si è seduto accanto all’assessore all'Ambiente Mario Mazzocca. Il presidente della Regione, parte civile del processo di Bussi, chiederà di poter prendere la parola al processo in aula. «Mai più un'altra Bussi - ha detto - oggi ho voluto partecipare al processo per concorrere ad accertare la verità».

«Stiamo facendo un lavoro di grande utilità per l'emersione della verità e per l'emersione dei dati oggettivi della verità. Noi vogliamo una sentenza giusta e vera sia riferita al passato sia riferita anche al futuro».

«Siamo presenti personalmente e giuridicamente - ha spiegato D'Alfonso - perchè con me e l'assessore Mazzocca c'è anche il direttore dell'agenzia sanitaria Budassi. la prima volta non solo per la mia persona fisica ma credo che sia la prima volta anche per la persona giuridica della regione». In merito alla richiesta di una sentenza giusta e vera che sia riferita al passato e al futuro D'Alfonso ha precisato: «per il passato alla ricerca di una reazione giusta nel contesto normativo del meccanismo procedimentale che accerta la verità, per il futuro vogliamo che non si verifichino mai più fatti e fattori che determinino questa condizione di rovina del creato». «Noi - ha sottolineato - abbiamo tre livelli di responsabilizzazione che abbiamo determinato: le Asl, l'agenzia regionale sanitaria e i medici di famiglia con la pediatria territoriale. Vogliamo cogliere per intero tutti i dati riferiti alla ripetitività epidemiologica in maniera tale che questo costituisca elemento di informazione, elemento anche di attrezzatura professionale». Intanto la corte ha fissato un calendario che comprende 12 udienze, l'ultima il 12 dicembre, e ha aggiornato il processo al prossimo 2 ottobre.

«Deve essere un futuro di sanezza dal punto di vista ambientale e di potenza dal punto di vista economicoLa comunità di Bussi - ha spiegato D'Alfonso - ma anche la comunità della Vallata del Pescara è una comunità che si ritrova con due fattori di meno: c'è un fattore di meno dal punto di vista della salubrità ambientale, nell'igiene e della vivibilità ambientale rilevano tutti e c'è una straordinaria difficoltà impeditiva nei confronti anche dell'arrivo di investitori. Ogni investitore che deve arrivare si pone il problema del che c'è sotto e quanto dura quello che c'è sotto, dove arriva, quanto è grande quello che c'è sotto, quanto è problematico, quanto è difficoltoso da immaginare come base di recupero e anche di ripristino. Tutto quanto questo - ha sottolineato - costituisce una difficoltà anche per chi fa governo attivo e io sono in rappresentanza di un governo attivo che rappresenta gli interessi esponenziali della comunità».

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