l’ex vice sindaco

D’Angelo: «Quei volumi li ho regalati alle delegazioni»

PESCARA. «Quei volumi servivano a pubblicizzare la città». Camillo D’Angelo, vice sindaco durante la giunta D’Alfonso, giustifica così quei libri del 2008 per i quali ora il Comune dovrà sborsare...

PESCARA. «Quei volumi servivano a pubblicizzare la città». Camillo D’Angelo, vice sindaco durante la giunta D’Alfonso, giustifica così quei libri del 2008 per i quali ora il Comune dovrà sborsare oltre 47mila euro. La decisione di pagare verrà presa lunedì dal consiglio comunale. Ieri la commissione Finanze ha esaminato l’apposita delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio.

Dottor D’Angelo, perché la sua amministrazione decise di realizzare quei libri?

«Era stata un’idea dell’allora sindaco Luciano D’Alfonso. Serviva a far conoscere il lavoro fatto dalla nostra amministrazione per quanto riguarda le opere architettoniche e urbanistiche. Era la sintesi di tutta la trasformazione che Pescara ha avuto dal 2003 al 2008».

Le sembra giusto spendere 100mila euro, ora per fortuna diventati 47mila con una transazione, per dei libri pubblicitari?

«Può sembrare un po’ troppo, in effetti. Ma si tratta di un libro patinato, realizzato in collaborazione con l’università. C’è anche una prefazione di Carlo Pozzi docente dell’università di Pescara».

Perché la sua amministrazione non saldò subito quel debito?

«Fino a quando ci sono stato io in Comune, la società editrice Carsa non mi ha mai richiesto dei soldi. Ricordo, comunque, che ci sono stati dei fatti che successivamente hanno portato Luciano a lasciare la guida della città».

Ma che fine hanno fatto quei libri?

«Sono stati distribuiti quando le delegazioni venivano in visita a Pescara. Può darsi che qualche pacchetto di libri sia rimasto in magazzino».(a.ben.)

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