PESCARA

Da gennaio riparte lo screening per chi è rischio di infezione da Hiv

Giornata mondiale della lotta all’Aids: le iniziative del reparto di Malattie infettive

PESCARA. La Asl di Pescara riavvia da gennaio 2024 un programma quinquennale di screening per l’individuazione di persone ad alto rischio di infezione silente da Hiv e altre malattie sessualmente trasmesse. Il programma sarà realizzato ancora una volta con l’ausilio di una piattaforma web (il sito www.failtestanchetu.it) finalizzata alla prenotazione diretta e anonima del test da parte degli utenti senza nessun diretto contatto con il personale della Asl, un modello organizzativo ancora oggi innovativo e unico nel panorama italiano.

Il progetto, già attivo dal 2014 al 2018 per un quinquennio, ha ottenuto una notevole partecipazione da parte della popolazione regionale, con più di 18.000 test, di cui oltre 13.000 solo a Pescara. L’offerta del test Hiv gratuito è stata estesa dalla Regione Abruzzo alle altre patologie oggetto di screening, ancora una volta un’iniziativa unica nel contesto regionale. Sul medesimo campione di sangue prelevato in sede di screening, verranno anche per questo quinquennio eseguiti il test per la presenza del virus dell’epatite C, che peraltro è oggetto di una specifica campagna di screening a livello europeo in vista della sua possibile eradicazione a livello globale, e anche il virus dell’epatite B e gli anticorpi diagnostici di Sifilide, altre malattie sessualmente trasmesse e ancora molto diffuse in affetti inconsapevoli.

Il successo dell’iniziativa ha permesso la diagnosi precoce dell’infezione da Hiv in circa 100 persone inconsapevolmente affette nel quinquennio di operatività. Questo ha permesso di prevenire la presentazione tardiva dell’immunodeficit e le sue complicanze in termini di mortalità, salute globale e costi. La mortalità legata alla condizione di infezione da Hiv correla infatti con lo stadio immune alla diagnosi, per cui la presentazione tardiva resta tuttora un problema di grande rilievo clinico, con costi elevati ed esiti peggiori. Le difficoltà di una diagnosi precoce sono attribuibili soprattutto alla sottostima del problema da parte degli individui a rischio e alla ridotta accessibilità al test.

Nei 5 anni di operatività il programma di screening permise la diagnosi, oltre ai 100 pazienti con infezione da HIV, a 250 pazienti con infezione da HCV, 350 pazienti con epatite B cronica, e 400 con sifilide latente, con notevole impatto sulla salute pubblica. In sintesi, un paziente su dieci di quelli sottoposti a screening risultò positivo per una delle patologie indagate, con un beneficio di salute immenso.

Nel mese di gennaio 2024 la riproposizione del progetto, questa volta con la partecipazione di tutti gli specialisti del Dipartimento delle Medicine della Asl di Pescara, permetterà, per tre pomeriggi a settimana, di riaprire i calendari sul web per la prenotazione del test per le quattro patologie a trasmissione sessuale, nel più completo anonimato, in ambiente riservato e con la possibilità di avere un medico disponibile a rispondere alle domande emergenti in sede di colloquio e prelievi. Si auspica anche per questo quinquennio una larga partecipazione della popolazione a rischio, tra cui i migranti provenienti dai centri di accoglienza, i soggetti con disagio sociale assistiti da associazioni umanitarie del terzo settore, associazioni di pazienti e culturali. I nuovi calendari saranno presto disponibili per l’avvio delle prenotazioni.

Inoltre, nel pomeriggio di oggi, 1° dicembre la dottoressa Federica Sozio, da anni impegnata in prima persona nella gestione dell’infezione da Hiv e delle sue complicanze nel reparto di Malattie infettive di Pescara, diretto da Giustino Parruti, parteciperà all’evento celebrativo nella casa famiglia “Il Samaritano” di Pescara, in via Caboto 39 a Pescara, dove gli ospiti hanno dipinto un murales in occasione della giornata mondiale della lotta all’Aods. La struttura, che ospita 13 pazienti Hiv, è aperta ai visitatori. Dalle 18 in poi, inoltre, Sozio è ospite dell’associazione “CASA Arcobaleno”, per aprire un canale diretto tra l’associazionismo LGBTQ e la prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale, in particolare Hiv.