Da Pescara in Eritrea con la canoa africano scoperto e fermato

Un cittadino eritreo di 27 anni arriva a piedi a Pescara dalla Toscana e tenta di tornare in Africa con una canoa: bloccato a 18 miglia dalla costa dalla capitaneria di porto e dalla polizia

PESCARA. Dall'Italia voleva andarsene per tornare in Eritrea e ha provato a farlo con una canoa. Si era già allontanato 18 miglia dalla costa abruzzese quando è stato intercettato, fermato e riportato a terra. Protagonista di questa avventura in mare un 27enne africano che ha raggiunto l'Abruzzo a piedi, forse, dalla Toscana. A occuparsi di lui la capitaneria di porto e la polizia.

Al porto turistico di Pescara è arrivato anche il personale del 118. Lo straniero, che parla solo inglese, è apparso tranquillo e orientato ai suoi soccorritori e ha rifiutato di farsi visitare in ospedale. Non sembra avere problemi di salute. Dopo l'identificazione l'eritreo è stato munito di provvedimento di espulsione da parte della questura di Pescara. In passato lo straniero era stato già fermato dalle forze dell'ordine ed era stato invitato a lasciare l'Italia.

A quanto pare il suo viaggio per tornare in patria è cominciato dalla Toscana: è arrivato in Abruzzo a piedi e poi, dopo aver rubato una canoa, si è avviato via mare verso la sua terra, pensando di potercela fare da solo. Quando è stato raggiunto in mare da un mezzo della Capitaneria di porto di Pescara, questa mattina, ha rifiutato di farsi soccorrere e di salire sulla motovedetta ed è stato necessario forzarlo per tornare a riva.

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