Dal Montepulciano alla Genziana, tripudio di sapori contrastanti alla Locanda dei Priori

Siamo alla Locanda dei Priori, un ristorante annesso all'hotel Le Gole di Celano, ricavato magistralmente seguendo l'esempio degli antichi conventi, con tanto di chiostro centrale che arricchisce e illumina l'intero complesso.

Il nostro viaggio alla scoperta dei vini del territorio inizia con un Montepulciano Infinito della cantina Duchi di Buccione di Celano. Un 13 gradi dal sapore pieno e corposo che ben si abbina a una bruschetta al pomodoro e a un carpaccio di bresaola con rucola e parmigiano reggiano. Il prezzo del vino è abbordabilissimo: 9 euro. Il cameriere Sadat Imishti, disponibile e professionale, intanto, ha cura di stappare con anticipo un altro vino. Ossigena un Montepulciano Fonte Cupa Camillo Montori (13,5 gradi per 21 euro), che ci accompagnerà con la zuppa di ceci e funghi porcini, una sciccheria preparata dallo chef Habib Kalisi. Nel frattempo Giampiero Paris, che gestisce il ristorante con i genitori Aldo e Liliana e le sorelle Sara e Anastasia, ci invita ad assaggiare una mozzarella di bufala appena scaricata e proveniente da un piccolo produttore campano. Ci avventuriamo insieme con lui e alla sua signora Ionela Ciobanu nel sapore cremoso e delicato allo stesso tempo, tenendo per mano un Villa Gemma Cerasuolo di Masciarelli (13.5 gradi al prezzo di 15 euro). Il gradevolissimo contrasto di sapori viene esaltato dalle papille gustative pronte ad accogliere l'inebriante mescolanza di profumi e sfumature di gusto. Dopo la zuppa e a pancia piena approfondiamo la conoscenza della carta dei vini: si va dal Colle Cavalieri di Tollo a 9 euro fino ai 60 del pluridecorato Montepulciano Villa Gemma di Masciarelli. Non mancano San Clemente (37 euro), Marina Cvetic (29) e Testaros. sa di Pasetti (27).

Buona scelta anche fra Trebbiano (annotiamo un Unico della Tenuta Ulisse a 18 euro), Pecorino (da segnalare Giulia di Cataldi Madonna a 16 euro) e Cerasuolo (Cantina Lepore a 16 euro). Saltiamo il secondo perché significherebbe infliggere un colpo proibito alle nostre capacità digestive e ci rifugiamo, non senza un bel po' di faccia tosta, nei dolci secchi preparati da Liliana: ciambelline, amaretti, pizzicotti. Li annaffiamo con dell'ottima genziana di Antonio Di Cicco di Mozzagrogna (Chieti) e chiudiamo in bellezza.