Danni delle alluvioni, moduli sbagliati: domande da rifare a Pescara entro il 26 maggio

La Protezione civile: moduli sbagliati per i risarcimenti,  c'è tempo fino al 26 maggio per ripresentare le richieste. Beffate migliaia di famiglie

PESCARA. Le richieste di risarcimento, presentate nei mesi scorsi dai cittadini che hanno subìto danni nelle alluvioni dell’11 novembre e del primo dicembre scorsi, si sono trasformate in un pasticcio. Quelle domande sono ora carta straccia, perché i moduli utilizzati e distribuiti dai Comuni abruzzesi sono sbagliati. Sono stati distribuiti quelli vecchi e non quelli aggiornati della Protezione civile. Non si sa, al momento, chi sia il responsabile di questo errore grossolano. Fatto sta che il commissario delegato per l'emergenza per le alluvioni di novembre e dicembre 2013, Pierluigi Caputi, ha concesso al Comune di Pescara una proroga fino al 26 maggio.

La pessima notizia, arrivata in Comune, è partita dal dipartimento nazionale della Protezione civile, che, con un decreto del responsabile Franco Gabrielli, ha imposto al commissario straordinario regionale Pierluigi Caputi la riapertura dei termini per le domande. La beffa non finisce qui, perché la Protezione civile ha dato tempo fino a giovedì prossimo, 8 maggio, per procurarsi i nuovi moduli e rifare le domande. Così gli abruzzesi, che hanno subìto danni dalle alluvioni e che hanno fatto richiesta ai Comuni per ottenere i risarcimenti, devono ripartire da zero e ora hanno appena due giorni di tempo per rifare tutta la trafila, cioè rifare domanda, protocollarla in Comune, che poi provvederà ad inoltrarla alla Regione.

A Pescara sono circa 500 le famiglie interessate e tra i beffati c’è anche il Comune, che aveva utilizzato gli stessi moduli, giudicati poi sbagliati dalla Protezione civile, per richiedere i risarcimenti dei danni al patrimonio pubblico. L’assessore alla protezione civile del Comune Berardino Fiorilli è andato su tutte le furie. «È una decisione-beffa che riteniamo inaccettabile», ha detto, «e contro la quale ci siamo già espressi durante una conferenza di servizi. Così come inaccettabile riteniamo la scadenza fissata per la presentazione delle domande entro l’8 maggio. Abbiamo già chiesto una proroga almeno sino al 30 maggio. Anche altri Comuni si trovano nelle stesse condizioni».

La proroga è arrivata ed è stata fissata, come scritto, per il 26 di maggio. Che cosa dovranno fare ora i cittadini che hanno subìto danni dalle alluvioni dello scorso autunno? Il Comune fa sapere che su sito Internet dell’ente (www.comune.pescara.it), al settore news, ci sono già i nuovi moduli da scaricare per rifare le domande, ma c’è il rischio di non fare in tempo, se non dovesse essere spostata la scadenza. L’unica consolazione è che potranno presentare le richieste anche i cittadini che nei mesi scorsi non avevano fatto in tempo. Chissà se ci riusciranno ora.

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