Del Vecchio: il progetto dragaggio è oneroso

Il consigliere del Pd avverte Testa: costa più dei lavori effettivi

PESCARA. Incongruenze e anomalie negli aspetti economici del progetto preliminare per il dragaggio della darsena. Le rileva il consigliere comunale del Pd Enzo del Vecchio, che in una lettera aperta chiede chiarimenti al commissario delegato al superamento dell'emergenza porto, Guerino Testa. «Dopo tante e amare notizie che abbiamo dovuto ingoiare in questi ultimi mesi sulle sorti delle strutture portuali della nostra città e alle connesse attività economiche a causa della superficiale e disastrosa gestione afferente al dragaggio», rileva Del Vecchio, «finalmente possiamo registrare una buona notizia e cioè che martedì la Conferenza regionale della pesca e dell'acquacoltura ha dato parere favorevole sul progetto preliminare 1º stralcio di dragaggio della darsena commerciale».

Il consigliere Pd ha parole di apprezzamento per l'azione fin qui svolta dal commissario Testa, e proprio «confidando nella sua grande disponibilità e sensibilità», scrive, «oltre che dei poteri straordinari che le sono stati conferiti per rimuovere quegli ostacoli e quelle negligenze conoscitive della materia che, purtroppo, abbiamo dovuto registrare nel recente passato, e che hanno determinato uno spreco di denaro pubblico», Del Vecchio chiede che «non si ricompiano gli errori del passato e che la risorsa economica sia utilizzata con responsabilità e all'insegna del massimo profitto dell'interesse della collettività».

Dunque il consigliere passa a rilevare «le incongruenze ed anomalie insite nel quadro economico del progetto preliminare di dragaggio (per 116.000 metri cubi) della darsena commerciale 1º stralcio, per un costo complessivo di 2.648.308,80 euro, redatto dai professionisti da lei incaricati e fatto proprio dalla Conferenza regionale della pesca».

La prima cosa che balza all'occhio «è nella incredibile differenza tra quanto previsto nell'importo da porre a base d'asta, individuato in 1.265.760 euro», osserva Del Vecchio, «e le somme poste a disposizione della Stazione appaltante, per 1.382.548,80, che risultano addirittura superiori alla prima di circa 116.000 euro». Guardando nel dettaglio delle somme a disposizione della Stazione appaltante «non si può non rimanere allibiti», incalza, «leggendo che si spendono: 700.000 euro per rilievi, accertamenti e indagini; 260.000 per spese tecniche di progettazione e direzione lavori; 200.000 per accertamenti di laboratorio. Da sole, queste tre voci assommano ad 1.160.000 euro ed eguagliano quelle per l'esecuzione effettiva delle operazioni di dragaggio di circa 116.000 metri cubi di sabbie».

Le attività di indagine e di caratterizzazione dei siti e poi la progettazione dell'intervento comportano difficoltà e complessità «che la normativa sui lavori pubblici ha contemplato» nota Del Vecchio, «e che in nessuno modo può far prefigurare una spesa per queste prestazioni di tali proporzioni». Concludendo Del Vecchio chiede a Testa, «di intraprendere un dialogo competitivo e costruttivo con i tecnici e i professionisti individuati al fine di concertare e/o concordare le singole prestazioni ed i relativi corrispettivi».(cr.pe.)