Depuratore, a marzo sforò i limiti

Colibatteri alle stelle nelle analisi dell’Arta. Forum dell’acqua: dati tenuti segreti

PESCARA. Nel marzo di quest’anno, nel depuratore di Francavilla, in località Pretaro, vennero trovati valori altissimi dei colibatteri. Nelle analisi condotte dall’Arta emersero ben 140.000 unità di escherichia coli, contro il limite massimo fissato dalla legge di 5.000. Quel rapporto venne pubblicato, ma in pochi lo ricordano. Emerge ora che l’Aca sta effettuando dei controlli per accertare le cause dell’inquinamento del mare tra Pescara e Francavilla. Quegli esami di cinque mesi fa sarebbero stati richiesti per un accertamento d’emergenza. Gli altri parametri chimici risultarono tutti nella norma.

Ieri, in proposito, il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua ha sollecitato la pubblicazione dei dati riguardanti i controlli dei depuratori. «Una legge regionale del 2010», ricorda l’associazione degli ambientalisti, «prevedeva la pubblicazione dei risultati ogni quattro mesi sui siti di Arta e Province. Ma solo la Provincia di Chieti ha pubblicato informazioni aggiornate. Dove sono quelle degli altri territori? E i dati sulle sanzioni?».

«Tutti, cittadini, amministratori giornalisti», prosegue la nota del Forum dell’acqua, «dopo l’emergenza balneazione, si chiedono: quali sono i depuratori che non funzionano? Ai più queste informazioni appaiono introvabili. In realtà, una legge della Regione prevederebbe un’informazione periodica di tutti i cittadini, stampa compresa, sui risultati dei controlli dei depuratori».

Gli ambientalisti fanno riferimento, in particolare, all’articolo 22 della legge regionale 31, del 2010 che recita: «In ottemperanza a quanto previsto dal decreto legislativo del 19 agosto 2005, numero 195, che ha recepito una direttiva Ue sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale, l’Arta e le Province pubblicano e aggiornano ogni quattro mesi sul proprio sito Internet, i risultati dei controlli suddivisi per singolo impianto». «Le Province», precisa la legge, «ogni anno sono tenute a pubblicare sul proprio sito Internet il quadro complessivo delle sanzioni comminate e riscosse, in relazione ai controlli sugli scarichi, di cui alla presente legge e al decreto legislativo 152, del 2006».

«Il Forum dell’acqua», è scritto ancora nella nota del movimento ambientalista, «da tempo reclama il rispetto di questa norma di trasparenza ma, ad oggi, questa legge appare in larga parte inapplicata. Ora si auspica che gli enti pubblici deputati segnalino quanto prima dove reperire tutte le informazioni necessarie».(a.ben.)

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