Di Mattia: «La città non è senza guida»

Il primo cittadino di Montesilvano spiega il perché delle sue assenze, legate a motivi di lavoro, e assicura: c’è il vice sindaco e torno spesso

MONTESILVANO. «Montesilvano non è abbandonata a se stessa e le mie assenze da palazzo di città non influiranno in alcun modo sul corretto funzionamento della macchina amministrativa». Monta la polemica nei confronti del primo cittadino che in questo periodo è spesso lontano da Montesilvano e Attilio Di Mattia, da noi interpellato, interviene per chiarire le ragioni della sua assenza e, soprattutto, per garantire che la città adriatica non è senza guida. «Ho informato personalmente, nelle scorse settimane, il presidente del consiglio comunale e gli esponenti della giunta che, per motivi strettamente personali, avrei dovuto beneficiare di alcuni periodi di permesso e assentarmi saltuariamente dal municipio fino al mese di dicembre», dice il sindaco. «Ma mai avrei creduto che questa richiesta avrebbe sollevato tutte queste polemiche e preoccupazioni, a mio avviso, inutili». Di Mattia, che finora non aveva spiegato dettagliatamente le motivazioni che lo avrebbero tenuto lontano da Montesilvano nell'arco di questi due mesi, è passato poi a spiegare le ragioni della sua assenza. «Prima di diventare sindaco di questa città svolgevo il mio lavoro che è quello di analista finanziario. Si tratta di una professione che, per essere esercitata, prevede il possesso di determinate certificazioni che vanno rinnovate ogni tre anni», spiega il primo cittadino. «Poiché non intendo fare il politico per tutta la vita e un domani vorrei tornare ad esercitare la mia professione, ho necessità di aggiornare questi documenti, ma per farlo ho bisogno di trascorrere alcuni periodo all'estero». Di Mattia sottolinea, poi, un aspetto importante legato al suo ruolo da sindaco. «Non sono un politico di professione e i cittadini lo sanno. Anzi, mi hanno scelto proprio per questo, quindi sono sicuro che capiranno le mie ragioni e perdoneranno queste assenze che, ribadisco, saranno saltuarie e limitate a questi ultimi mesi dell'anno». Il primo cittadino garantisce, inoltre, che le sue assenze da palazzo di città non pregiudicheranno in alcun modo il regolare svolgimento della macchina amministrativa. «Anche se non sono presente fisicamente», aggiunge Di Mattia, «ho contatti telefonici costanti con l'ente e sono raggiungibile in qualunque momento e da tutti, assessori, dipendenti o giornalisti, come dimostra questa conversazione. Inoltre da adesso a dicembre sono previsti diversi miei rientri in città, per cui avrò la possibilità di verificare personalmente che tutto vada per il verso giusto». Il sindaco ricorda, poi, che un Comune non si regge solo sul sindaco, ma esistono diverse figure istituzionali e professionali che garantiscono un corretto funzionamento dell'ente. «Anche se mancherà il sindaco», prosegue Di Mattia, «ci saranno comunque il vicesindaco, sette assessori e un capo di gabinetto che potranno far fronte ad ogni tipo di problematica e che mi aggiorneranno costantemente di ciò che accade in città». Quanto al polverone sollevato dalla notizia della sua assenza Di Mattia si dichiara stupito. «Avrei potuto far finta di niente e assentarmi da palazzo di città senza spiegare nulla», sottolinea, «e invece ho informato per tempo il presidente del consiglio comunale e la mia squadra di governo, e forse pago lo scotto di questa mia eccessiva trasparenza». Il sindaco fa sapere, inoltre, di aver chiesto la possibilità di anticipare a sabato 5 ottobre il consiglio comunale in programma giovedì 10 ottobre per avere la possibilità di partecipare alla seduta, ma di aver avuto un riscontro negativo. Quanto alle dichiarazioni del Pdl che lo ha accusato di assentarsi proprio in vista dell'approvazione di un documento importante come il bilancio di previsione, Di Mattia sottolinea che «si tratta di un documento che di programmatico non ha nulla dal momento che verrà approvato, per le ragioni ormai note a tutti, a novembre. E poi c'è un assessore di riferimento perfettamente in grado di svolgere il suo lavoro. Insomma cittadini e amministratori possono stare tranquilli perché la città non è rimasta senza guida».

Antonella Luccitti

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