i residenti: «no al vecchio senso»

Diffida al sindaco per viale Margherita

PESCARA. Si riaccende la protesta sul senso unico di viale Regina Margherita. I residenti sono tornati ancora una volta alla carica per dire no al vecchio senso di marcia nord-sud che l’amministrazion...

PESCARA. Si riaccende la protesta sul senso unico di viale Regina Margherita. I residenti sono tornati ancora una volta alla carica per dire no al vecchio senso di marcia nord-sud che l’amministrazione comunale vorrebbe ripristinare.

Ieri, l’avvocato Patrizio Cipriani, in rappresentanza dei dei residenti riuniti nello storico Comitato dei mille, che ha già condotto diverse battaglie contro lo smog in viale Regina Margherita, ha scritto una lettera al sindaco Marco Alessandrini, all’assessore Enzo Del Vecchio e al prefetto Vincenzo D’Antuono, per ribadire il no al vecchio senso di marcia e per minacciare il ricorso all’autorità giudiziaria, anche penale, nel caso in cui il Comune dovesse effettivamente cambiare senso «con l’inevitabile aumento dei livelli di benzene». «La preannunciata inversione del senso di marcia», ha scritto Cipriani, «appare del tutto illegittima, in considerazione della perdurante assenza di un Piano traffico e irragionevole, in merito alla particolare situazione dei luoghi». Secondo i residenti, l’inversione del senso sarebbe anche «pericolosa per la salute pubblica», ha precisato l’avvocato, «in considerazione del grande flusso di traffico che si concentrerà nell’arteria. Anche a seguito della chiusura della controstrada all’interno del parcheggio della stazione e al conseguente allungamento del percorso per le autovetture, che da nord a sud devono attraversare la città, costrette ora ad una vera e propria “chicane” nei pressi della medesima stazione, già congestionata per il traffico proveniente dai Colli su via Ferrari».

I residenti sostengono che «l’amministrazione comunale ha inteso dare ascolto alle associazioni di categoria, condividendone le istanze», ha fatto presente l’avvocato, «senza tuttavia considerare e dare ascolto alle istanze dei numerosi residenti colpiti dal provvedimento, nonostante le assicurazioni fornite anche all’autorità prefettizia, dimostrando così di non avere a cuore i cittadini residenti e il bene primario della salute».

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