Dipendenti in debito col Comune

San Giovanni Teatino, dovranno restituire 400mila euro di indennità percepite irregolarmente

SAN GIOVANNI TEATINO. Dovranno essere tutti restituiti i soldi percepiti in più dai dipendenti comunali di San Giovanni Teatino negli anni scorsi, per un importo complessivo che supera i 400mila euro. Una somma notevole che tra l’altro consentirà al Comune di rispettare il patto di stabilità 2012. Quest’anno la mannaia delle sanzioni per i Comuni che sforano il budget non si abbatterà sull’amministrazione del sindaco Luciano Marinucci. Il cospicuo debito dei dipendenti verso il Comune è stato accertato con un'ispezione avviata alcuni anni fa dalla Ragioneria generale dello Stato, che ha contestato pagamenti irregolari per indennità e avanzamenti di carriera. Durante gli accertamenti e i conteggi sull’annualità 2012, operazioni concluse a fine marzo, la giunta Marinucci è riuscita ad evitare le forche caudine della violazione del patto di stabilità anche attraverso l’iscrizione in bilancio degli oltre 400mila euro da richiedere al personale.

Il Comune ci aveva provato con altre operazioni ad incassare il denaro sufficiente per rientrare dei 2 milioni necessari a non sforare i rigidi parametri imposti dalla legge di stabilità. Dopo aver praticato tagli con misure di spending review, la giunta aveva deciso lo scorso novembre di procedere con la vendita della farmacia comunale di piazza Municipio, iniziativa che ha avuto esito negativo, essendo andate deserte le due aste. Venuto meno l’incasso della cessione della farmacia pubblica, è iniziato un accurato lavoro di verifica sui conti e sui residui, con l’obiettivo se non di rispettare il patto di stabilità di salvare almeno il salvabile riducendo il più possibile la differenza tra i soldi racimolati dal Comune e la somma limite imposta dallo Stato. Alla fine, tira di qua, risparmia di là, mettendo all’incasso somme piccole ma certe, l’amministrazione municipale ce l’ha fatta a tirare l’ente fuori dalla palude del rischio patto di stabilità, almeno per quest’anno. Tra le somme iscritte all’incasso c’è appunto il debito dei dipendenti. Si tratta di una somma accumulata negli anni, tant’è che la prima ispezione della Ragioneria dello Stato risale alla precedente amministrazione, quando ci furono le prime contestazioni per gli importi aggiunti pagati ai dipendenti per progressioni verticali e orizzontali, per avanzamenti di livello sulla base di concorsi interni, in sostanze per gran parte delle indennità versate. Successivamente la pratica è passata alla Corte dei Conti ed è stata rinviata al Comune, in particolare all’esecutivo, per il recupero delle somme.

«Abbiamo fatto un lavoro certosino per rientrare con i conti», conferma il delegato al bilancio Marco Cacciagrano, presidente del consiglio comunale, «la somma dovuta dai dipendenti probabilmente non la incasseremo tutta perché di sicuro ci saranno ricorsi e contenziosi, comunque era procedura da compiere, una responsabilità che non potevamo trascurare. Per quanto riguarda la farmacia, non abbiamo rinunciato alla vendita, anzi non escludo che il nuovo bando esca a stretto giro».

Gabriella Di Lorito

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