Discarica Bussi, ecco la mappa della contaminazione

Cinque pozzi realizzati nel 1982 hanno provocato l’inquinamento in tutta la Val Pescara, nel capoluogo adriatico e a Chieti

PESCARA. Il gran parlare della discarica dei veleni di Bussi, pardon, della Montedison in località Tremonti, una lingua di terreno estesa oltre quattro ettari ricadente al confine tra i territori di Bussi sul Tirino e di Popoli, e le conseguenti contaminazioni delle acque che ha provocato, impongono un’illustrazione dei luoghi e una precisazione delle date di alcuni fondamentali passaggi.

A oggi due sono le cose certe: l'acqua distribuita dall'acquedotto Giardino è sicura, mentre per quelle del fiume Pescara non si può affermare altrettanto poiché le opere realizzate per evitare il contatto del corso d'acqua con la discarica non consentono di abbattere completamente la filtrazione.

L'acquedotto Giardino (detto anche Vianini dall'impresa che costruì) fu realizzato negli anni 50 dalla Cassa per il Mezzogiorno. Parte da Popoli e arriva fino a Pescara adducendo le acque della falda e delle risorgive di Capo Pescara, scaturigini del bacino imbrifero del Gran Sasso, Sirente Velino.

Queste sorgenti sono a monte della discarica di vari chilometri. Acque eccezionali, pure, limpide, sicure. Se ne emungono 16 metri cubi, cioè 16 mila litri al secondo. La condotta solca tutta la Val Pescara e distribuisce, con opere di derivazione e pompe di sollevamento, acqua ai comuni di Tocco da Casauria, Castiglione a Casauria, Torre de' Passeri, Piano d'Orta di Bolognano, Scafa, parte bassa di Alanno, Rosciano Cepagatti, Manoppello, Brecciarola di Chieti , poi Chieti e Pescara e centri costieri.

Un'opera che da anni è afflitta da perdite incalcolabili per vetustà delle adduzioni.

Nel 1982, per sopperire agli accresciuti fabbisogni, furono realizzati in località Sant'Angelo, in un punto di confine tra i territori di Bussi sul Tirino, Popoli, Tocco da Casauria e Castiglione a Casauria, 5 pozzi dai quali iniziò l'estrazione di circa 800 litri/secondo che vennero immessi in miscelazione alle acque del Giardino.

Questi pozzi sono situati immediatamente a valle della discarica Tremonti (vedi cartina) e sono quelli risultati contaminati dai pericolosissimi idrocarburi clorurati e metalli pesanti provenienti dalla discarica e chiusi definitivamente nel 2007. Il prelievo è durato perciò circa 25 anni. Cinque lustri durante i quali tutti i comuni serviti dal Giardino hanno avuto la loro quota di acqua contaminata.

L'acqua dei rubinetti di Bussi perciò non è stata mai in discussione, perché il paese non viene servito dal Giardino, ma attinge alla sorgente Sambuco che sgorga dalle falde del Tirino. Bussi e Popoli sono stati sempre serviti da acqua purissima.

Nel 2004 si realizzarono due pozzi in località San Rocco di Bussi a monte della discarica, per estrarre circa 400 litri al secondo che furono aggiunti al Giardino.

Il Comune ricevette un pubblico ringraziamento dal Comune di Francavilla alle prese con la carenza idrica. Accertata la contaminazione dei pozzi Sant'Angelo dalla Forestale diretta da Guido Conti nel 2007, il commissario Goio ne dispose la chiusura, ma dovette compensare la perdita di portata realizzando nel campo Pozzi di San Rocco di Bussi altri quattro pozzi che fornirono e forniscono tutt'ora circa 1200 litri al secondo di ottima acqua.

Prima che furono perfezionate le trivellazioni di questi pozzi, Goio ne realizzò per emergenza altri due sempre a Bussi, all'ingresso del paese, a monte della discarica, che poi sigillò, oggi disponibili in caso di emergenza.

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